Appello a fermare le morti sul lavoro di mons. Paglia, in visita agli operai delle
acciaierie ThyssenKrupp di Terni
“Gesù nasce in fabbrica, vuole starvi accanto, vuole aiutarvi perché la vostra vita
sia non solo sicura ma bella e vuol dire a tutti il rispetto che si deve alla vita
dei lavoratori come voi perché maggiormente esposta ai rischi”. Così mons. Vincenzo
Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia, ha espresso i suoi auguri di Natale ieri agli
operai delle acciaierie ThyssenKrupp di Terni, ed ha aggiunto “nei luoghi di lavoro
la vita non sembra trovare il posto che merita. Ed è per questo che la morte si fa
largo più facilmente”. Evidente nel messaggio del presule, riporta l'Agenzia Sir,
il riferimento alla tragedia che lo scorso 6 dicembre ha coinvolto la fabbrica torinese
del gruppo ThyssenKrupp provando la morte nei giorni successivi di cinque operai,
l’ultimo dei quali, deceduto questa mattina. “Cari amici – ha continuato mons. Paglia
- è vero che nei luoghi di lavoro talora non c’è posto per la dignità dell’uomo” eppure
“il Signore Iddio ha chiamato l’uomo al lavoro per partecipare così alla sua stessa
opera creatrice. Con il lavoro l’uomo ha il compito di trasformare il mondo perché
diventi una casa dignitosa per tutti”. “Per questo – ha sottolineato il vescovo -
va recuperata una cultura del lavoro che metta l’uomo al culmine dell’attenzione,
altrimenti i luoghi di lavoro si trasformano in fabbriche di morte”. In conclusione
del suo discorso, mons. Paglia ha rimarcato l’esigenza di un rinnovato impegno nell’azione
di contrasto alle morti sul lavoro. “La questione della sicurezza – ha detto - riguarda
senza dubbio le procedure tecniche che non debbono mai mancare”, “ma è anche una questione
culturale che coinvolge noi tutti, amministratori e imprenditori, organizzazioni sindacali
e singoli operai, istituzioni politiche, civili, educative e religiose”. E’ a partire
di qui – ha concluso - che deve formarsi una cultura industriale che non riduca l’uomo
ad una macchina.” (C.D.L.)