Pubblicato il calendario delle celebrazioni natalizie presiedute da Benedetto XVI.
L’invito del Papa ad accogliere nei nostri cuori il Dio che si fa Bambino
L’ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice ha notificato le celebrazioni
che saranno presiedute da Benedetto XVI nel tempo di Natale. Sabato 24 dicembre, nella
Basilica Vaticana, il Papa celebrerà la Santa Messa della Notte nella Solennità della
Natività del Signore. Domenica 25 dicembre, rivolgerà il suo messaggio natalizio
al mondo e impartirà la Benedizione “Urbi et Orbi”. Il 31 dicembre, il Pontefice presiederà
i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Il 2008 si aprirà
con la Messa del Papa, il primo gennaio, nella 41.ma Giornata Mondiale della Pace.
Quindi, il 6 gennaio, il Santo Padre celebrerà la Messa nella Solennità dell’Epifania.
Infine, il 13 gennaio, Festa del Battesimo del Signore, Benedetto XVI amministrerà
il Sacramento del Battesimo ad alcuni bambini. E’, questo del 2007, il terzo Natale
da quando il cardinale Joseph Ratzinger è stato eletto alla Cattedra di Pietro. Nel
servizio di Alessandro Gisotti, ricordiamo alcuni pensieri del Papa nelle due
precedenti festività natalizie:
(Canti
natalizi)
Natale viene a ricordarci che “Dio si è fatto piccolo”, affinché
noi potessimo comprenderlo ed amarlo. Benedetto XVI invita l’umanità ad accogliere
il Bambino che nasce. All’uomo del Terzo Millennio rammenta che la scienza, il progresso
tecnologico non bastano a redimere l’uomo e il mondo. Bisogna guardarsi dal rischio
di “un’atrofia spirituale”, di un “vuoto del cuore”. Ecco l’esortazione rivolta da
Papa Benedetto nel suo primo Messaggio di Natale, il 25 dicembre del 2005:
“Uomo
moderno, adulto eppure talora debole nel pensiero e nella volontà, lasciati prender
per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! La forza vivificante
della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell’edificazione di un nuovo ordine mondiale,
fondato su giusti rapporti etici ed economici. Il suo amore guidi i popoli e ne rischiari
la comune coscienza di essere ‘famiglia’ chiamata a costruire rapporti di fiducia
e di vicendevole sostegno”. Dio
si fa piccolo per noi, perché altro non vuole da noi “se non il nostro amore, mediante
il quale impariamo spontaneamente ad entrare nei suoi sentimenti, nel suo pensiero
e nella sua volontà”. “Il segno di Dio - è la riflessione del Papa nella Santa Messa
della Notte di Natale dell’anno scorso - è la semplicità”, è il bambino: “Egli
non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino - inerme e bisognoso
del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza. Ci toglie la paura della sua
grandezza. Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino”. Natale,
rileva il Papa, è diventato “la festa dei doni per imitare Dio che ha donato se stesso
a noi”. Di qui, l’invito del Santo Padre a donarci a vicenda, “ad aprire il nostro
tempo per Dio”.
“Così nasce la gioia, così si
crea la festa!” (Canti natalizi)