2007-12-14 14:31:44

La speranza cristiana al centro dell'incontro del Papa con gli universitari romani


Senza etica, scienza e politica possono essere usate contro l’uomo. E' quanto ha detto il Papa ieri agli oltre 10mila studenti universitari di Roma riunitisi nella Basilica Vaticana per la tradizionale celebrazione in preparazione al Natale, presieduta dal cardinale vicario Camillo Ruini. Benedetto XVI ha quindi sottolineato ai ragazzi il forte messaggio della sua Enciclica "Spe salvi", salvati nella speranza. Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

L’appuntamento di ieri pomeriggio nella Basilica Vaticana con gli universitari romani è stato il momento per il Papa di affidare ai giovani due riflessioni, partendo anche dalla sua ultima Enciclica "Spe salvi", idealmente consegnata da Benedetto XVI agli studenti, invitati ad un confronto sulla speranza, “tema particolarmente congeniale ai giovani”, ha precisato il Santo Padre. La svolta epocale vissuta dall’Europa, ha detto agli studenti, ha facilitato una mentalità che vede il progresso umano quale opera della scienza e della tecnica, lasciando alla fede solo la salvezza dell’anima. Nel momento in cui le due grandi idee-forza della modernità, ragione e libertà, si sono come sganciate da Dio per diventare autonome e cooperare alla costruzione del regno dell’uomo contrapposto a quello di Dio, si è diffusa una concezione materialista, alimentata dalla speranza che, cambiando le strutture economiche e politiche, si possa dar vita finalmente ad una società giusta, regno di pace, libertà e uguaglianza. Un processo che seppur non privo di valori e di ragioni storiche, spiega Benedetto XVI, contiene però un errore di fondo:

 
“L’uomo, infatti, non è solo il prodotto di determinate condizioni economiche o sociali; il progresso tecnico non coincide con la crescita morale delle persone, anzi, senza principi etici la scienza, la tecnica e la politica possono essere usate – come è avvenuto e come tuttora purtroppo avviene – non per il bene ma per il male dei singoli e dell’umanità”.

 
Il Papa ha poi ribadito ai giovani l’importanza del cammino della formazione spirituale, soprattutto a quei 150 ragazzi presentati come candidati alla cresima, che riceveranno nella prossima veglia di Pentecoste. Possa Maria, è la speranza del Papa, fare di voi stessi un sì libero e pieno a Dio:
 
“Volgete lo sguardo alla Vergine Maria e dal suo 'sì' apprendete a pronunciare anche voi il vostro 'sì' alla chiamata divina”.

 
Il significato profondo della "Spe salvi" è stato ribadito anche dal cardinale vicario Camillo Ruini durante l’Omelia. L’enciclica, ha detto il porporato, prende in esame la sostituzione della speranza in Cristo con un’altra speranza, basata sulla scienza, sulla tecnica e sulla politica. Per il cardinale Ruini, il nostro è un tempo di nichilismo. La grande sfida per i credenti, ha concluso, è ridare sangue e carne alla speranza cristiana, unica in grado di orientare e indirizzare il divenire storico verso la dignità dell’uomo radicata nella dignità di Dio.







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