Il commento di padre Lombardi al documento della Congregazione per la Dottrina della
Fede
Sulla Nota dottrinale ascoltiamo il commento del nostro direttore generale padre
Federico Lombardi:
“Guai
a me se non predicassi il Vangelo!”. Queste parole forti di San Paolo continuano a
risonare anche oggi nel cuore di ogni vero credente, stupefatto e conquistato dall’amore
di Cristo per lui e desideroso di comunicare il dono ricevuto. E’ una conseguenza
naturale della fede cristiana, una offerta appassionata di ciò che di più grande e
bello si può avere nella vita e che non si vuole egoisticamente conservare solo per
sé. Una offerta appunto, non una imposizione o una costrizione, una offerta fatta
in libertà e alla libertà, fatta per amore, amore di Cristo e degli altri. E l’amore
c’è solo dove c’è libertà.
E’ questo il senso della
Nota sulla evangelizzazione pubblicata dalla Congregazione per la dottrina della Fede,
firmata dal Papa – non a caso – il 3 dicembre, festa di San Francesco Saverio, il
più grande missionario dell’epoca moderna.
La Nota
vuole liberarci da un atteggiamento di ingiustificata timidezza, come se l’annuncio
del Vangelo fosse una interferenza indiscreta nella vita di altri, come se fosse indifferente
per l’esistenza conoscere o no Gesù Cristo. No, non è indifferente, né per noi né
per gli altri, e infatti se il nostro annuncio dev’essere credibile non sarà un annuncio
solo a parole, ma anche con la testimonianza della vita, diciamo pure con la santità
della vita. Questa passione dell’annuncio per amore di Cristo non è certo esclusiva
dei cattolici, ma di tutti i veri cristiani, ed è quindi una delle spinte più forti
del desiderio profondo dell’unione fra tutti i cristiani. Ci
è stato offerto un bel documento in questo tempo di Avvento. Anche noi dobbiamo preparare
le vie per la venuta del Signore.