2007-12-13 15:35:12

India: oltre 500 episodi di violenza anticristiana in 23 mesi


Sajan K. George, presidente del Consiglio globale degli indiani cristiani (GCIC), denuncia ad AsiaNews le violenze anticristiane perpetrate contro religiosi, credenti e luoghi di culto. Un gruppo di cristiani ha raccolto prove che questi episodi di violenza provengono da gruppi di estremisti religiosi indù, protetti da frange del Sangh Parivar, come il Partito Bharatiya Janata e il Rashtriya Swayamsevak Sangh. E’ stata inviata da parte del presidente del GCIC una lettera di denuncia al premier Manmohan Singh chiedendo un urgente intervento contro tali episodi di violenza, definiti peggiori del terrorismo, perché costituiscono una minaccia alla libertà interiore delle persone. L’obiettivo degli estremisti indù è quello di creare un regime di terrore, incoraggiato e sostenuto dai nazionalisti indù, gli Hindutva, che protestano persino contro la polizia che cerca di individuare i colpevoli. Mons. Thomas Dabre, vescovo di Vasai e membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani, ha auspicato sforzi comuni: “è fondamentale – ha detto - che leader di diverse religioni combattano qualsiasi forma di violazione dei diritti umani: di donne, bambini, emarginati, migranti, Dalit e tribali e di chi non è ancora nato”. “Tutti – ha concluso il presule - insegnano ai seguaci la fede in Dio e la fede implica che noi tutti siamo bambini di Dio. Questa è la nostra dignità: essere bambini di Dio, e chi nega questa dignità viola i diritti umani.” (C.C.)







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