Bangladesh: repentini cambiamenti climatici, dialogo con l’islam e critiche al
microcredito da parte dei vescovi di Dhaka
“In Bangladesh i continui cambiamenti climatici provocano ogni anno almeno un alluvione
o un ciclone, con il rischio per la popolazione locale di essere sommersa”. Così l’arcivescovo
di Dhaka, mons. Paulinus Costa, alla guida di una piccola comunità di cattolici in
una città di 17 milioni di musulmani, esprime le sue preoccupazioni al riguardo. “Anche
la settimana scorsa il Bangladesh ha fatto le sue rimostranze all’ONU che non fa niente
per aiutarci. Il governo del Paese è corrotto e la gente è poverissima, con pochissime
speranze di ripresa”, ribadisce mons. Paulinus Costa. Per quanto riguarda invece il
dialogo con l’islam “i musulmani si rendono conto che la Chiesa cattolica vuole aiutarli
ed è bellissimo l’aiuto reciproco durante le emergenze”, aggiunge mons. Thetonius
Gomez, vescovo ausiliare di Dhaka e presidente di Caritas Bangladesh. Mons. Gomez
spiega che “i musulmani hanno apprezzato molto il lavoro della Chiesa e hanno conosciuto
Madre Teresa, che amano ma non possono ammetterlo pubblicamente”. I due vescovi, infine,
affermano che “Yunus, il cosiddetto banchiere dei poveri, non ha fatto niente per
il Bangladesh. (A cura di Patrizia Caiffa)