Canada. Conferenza episcopale pubblica testo Lettera inviata il 5 dicembre al Primo
Ministro sulla pena di morte
Il Consiglio permanente della Conferenza dei vescovi cattolici del Canada ha espresso
in una lettera indirizzata al primo ministro Stephen Harper preoccupazione per la
possibilità che il governo accetti che i canadesi possano essere condannati a morte
e giustiziati da autorità legislative di altri Paesi. “Il fondamento della dottrina
cattolica insegna che la vita e la dignità di ciascuna persona umana devono essere
rispettate e protette senza eccezione – scrivono i presuli – come precisa il Catechismo
della Chiesa cattolica, al numero 2267, le autorità civili devono limitarsi a mezzi
‘non sanguinosi’ per difendere e proteggere la sicurezza delle persone contro un aggressore,
‘perché ciò corrisponde meglio alle condizioni concrete del bene comune e sono più
conformi alla dignità della persona umana’”. Nel testo i vescovi chiedono al primo
ministro e al governo di riconsiderare il loro attuale punto di vista e di attenersi
alla politica che è prevalsa fino a questo momento “intervenendo con vigore presso
gli altri governi nel momento in cui i canadesi” rischiano una condanna a morte. “La
pena di morte – conclude la Conferenza dei vescovi cattolici del Canada – costituisce
un grave attentato alla dignità umana e al rispetto fondamentale della vita umana”.
(Lettera - CAMPISI)