AUSTRALIA/ISRAELE Delegazione Chiese australiane in pellegrinaggio di solidarietà
GERUSALEMME, 12 dic ’07 - Nonostante lo scetticismo diffuso, le Chiese cristiane
in Medio Oriente continuano a sperare che il processo di pace riavviato dal vertice
di Annapolis prosegua e si affidano alle preghiere dei cristiani nel mondo. È il sentimento
espresso dai leader cristiani di Terra Santa a una delegazione delle Chiese australiane
che nei giorni scorsi ha compiuto un pellegrinaggio di solidarietà durante il quale
ha incontrato anche esponenti politici israeliani e palestinesi, organizzazioni pacifiste
ed leader religiosi ebraici e musulmani locali. Della delegazione facevano parte,
tra gli altri, mons. Francis Carroll, arcivescovo emerito di Canberra e il Primate
anglicano australiano Philip Aspinall. Scopo dell’iniziativa, organizzata dai Patriarchi
e dai Capi delle Chiese di Gerusalemme, in collaborazione con il Consiglio ecumenico
delle Chiese e il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, era appunto di esprimere
il sostegno delle Chiese australiane al processo di pace e la loro solidarietà con
i cristiani in Terra Santa. Essa è stata soprattutto un’occasione per toccare con
mano la difficile realtà in cui vive la popolazione nella regione. Un’esperienza che
ha profondamente colpito la delegazione. “Conoscere direttamente questa realtà è stato
uno shock”, ha riferito all’agenzia Cns mons. Francis Carroll che ha rimarcato anche
l’opera meritoria dei movimenti pacifisti e per i diritti umani israeliani. “Ciò di
cui ha più bisogno in questo momento la Terra Santa – ha quindi evidenziato il presule
facendo eco alle richieste dei leader cristiani locali - sono le preghiere perché
la fiamma della speranza accesa dalla conferenza di Annapolis rimanga accesa”. Per
questo le Chiese australiane intendono promuovere una serie di iniziative volte a
sensibilizzare l’opinione pubblica del loro Paese per incoraggiarla a sostenere attivamente
progetti solidarietà. (Cns – ZENGARINI)