Filippine: nell’isola di Jolo gruppi di volontari cattolici si impegnano nella formazione
e sensibilizzazione della popolazione locale al processo di pace
L’isola di Jolo, situata nell’estremo Sud delle Filippine, da sempre teatro di scontri
fra combattenti e ribelli, sta diventando ora il nucleo essenziale dell’opera di cambiamenti
che, partendo dal basso, volgono al processo di pace. Un sostegno semplice e genuino
e un servizio di formazione profonda sono alcune delle principali attività che si
snodano intorno all’opera di un gruppo di volontari cattolici volta a sensibilizzare
la popolazione verso una cultura della pace nel costante dialogo con Dio. Da sei anni
- riferisce la Fides - la Commissione “Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato”,
promuove il costante dialogo fra le varie comunità presenti nell’isola, diverse per
fede, cultura ed etnia. Contribuisce anche alla formazione di una coscienza comune
nei giovani all’insegna della solidarietà e della pace. La Commissione ha organizzato,
inoltre, 9 piccole comunità in tutto il territorio e tiene seminari nell’isola di
Jolo e nelle vicine isole di Sulu e Tawi Tawiu. Obiettivo dei seminari, è sensibilizzare
tutte le comunità del territorio alla tutela dei diritti inalienabili dell’uomo, ricordando
che sono un dono di Dio e che solo rispettandoli, si può vivere nella pace e nella
giustizia sociale. Ci sono circa 1500 persone fra cristiani, musulmani, militari e
funzionari civili che vengono coinvolti attivamente nelle sessioni dei seminari. Un
altro gruppo attivo nell’isola di Jolo è il “Silsilah Forum”, nato dal missionario
del PIME, padre Sebastiano D’Ambra a Zamboanga, nell’isola di Mindanao, con il medesimo
intento di unire tutte le forze sane dell’isola nei processi decisionali al raggiungimento
della pace. (C.C.)