CANADA Giornata di preghiera per i popoli autoctoni
OTTAWA, 11 dic 07 - Lavorare insieme “per avanzare nella riconciliazione” e fare in
modo che “il messaggio di Giovanni Paolo II sull’inculturazione dei valori spirituali
cattolici iniziata il 12 dicembre 1531 con l’incontro tra Maria e Juan Diego a Guadalupe
diventi una realtà”. È l’esortazione rivolta dal Consiglio cattolico autoctono per
la riconciliazione (CCAR) in occasione della 5ª Giornata di preghiera per i popoli
autoctoni che si celebra domani in Canada, in coincidenza con la Festa della Vergine
di Guadalupe, Patrona delle Americhe. Scopo dell’iniziativa, lanciata nel 2002, è
di invitare tutti i fedeli canadesi a unirsi nella preghiera e nella solidarietà e
di mostrare la particolare sollecitudine della Chiesa per popolazioni autoctone, vittime
in passato di tante ingiustizie. Una sollecitudine – rileva il messaggio – di cui
è stato indefesso testimone Giovanni Paolo II lungo tutto il suo pontificato. Il testo
ricorda, in particolare, lo storico incontro del 10 settembre 1984 con gli amerindi
e gli inuit a Sainte-Anne-de-Beaupré, in Québec, in cui il Papa aveva sottolineato
come le “tradizioni amerinde e inuit permettono nuove espressioni del messaggio della
salvezza e ci aiutano a comprendere meglio fino a che punto Gesù è salvatore e la
sua salvezza cattolica, ossia universale”. Questa Giornata di preghiera per i popoli
autoctoni - conclude il messaggio - è quindi un’occasione “per celebrare le diverse
modalità di evangelizzazione nella nostra storia”. Il Consiglio cattolico autoctono
per la riconciliazione istituito nel 1998 dalla Conferenza episcopale canadese. A
marzo gli è stato affidato un nuovo mandato che pone l’accento sullo studio e l’analisi
delle questioni legate all’educazione e alla spiritualità dei popoli autoctoni. (Messaggio
– ZENGARINI)