Servono almeno due mesi per la bonifica delle coste sud coreane ricoperte da oltre
10 mila tonnellate di petrolio
E’ più grave del previsto l’impatto ambientale dell’incidente della petroliera al
largo delle coste della Corea del Sud, che, venerdì, ha riversato in mare oltre 10
mila tonnellate di greggio dopo essere stata investita da una chiatta alla deriva.
Secondo il ministro per le Questioni Marittime sud coreano, Kang Moo Hyun, il lavoro
dei soccorritori è destinato a protrarsi almeno per altri due mesi. Sono più di 7
mila gli uomini impegnati a contenere la macchia d’olio, lunga 17 chilometri e ampia
dieci, che ha devastato la bellissima zona di Mallipo, nella regione di Taean, a circa
120 chilometri dalla capitale Seul: il suo mare azzurro e incontaminato è diventato
marrone scuro e le sue famose spiagge sono state ricoperte da uno strato di 10 centimetri
di melma nerastra, oleosa e maleodorante. L’obiettivo è quello di salvare gli uccelli
migratori che, ricoperti di catrame, si dibattono a centinaia su spiagge e scogli
tentando invano di riprendere il volo. Le autorità temono ripercussioni sul turismo,
mentre gli abitanti del luogo hanno paura che le loro attività - a partire dall’allevamento
delle ostriche - vengano compromesse. Gravi le conseguenze anche per il parco nazionale
marino della zona. (E. B.)