Nelle Filippine, il cardinale Rosales, arcivescovo di Manila, sostiene i contadini
poveri che lottano per la terra
“Non perdete mai la speranza”. E’ il messaggio del cardinale Gaudencio Rosales, arcivescovo
di Manila, capitale delle Filippine, ai contadini cattolici che rivendicano la loro
terra. Partiti nello scorso ottobre dalla regione di Sumilao, nella provincia di Bukidnon,
si legge sull’Osservatore Romano, 55 coltivatori hanno marciato per oltre 1.700 chilometri
raggiungendo la capitale del Paese: al governo nazionale chiedono per sé e per il
loro popolo l’assegnazione delle terre da anni promesse. Dalla metà degli anni ’90
137 contadini, per lo più membri della tribù degli Higaonon, si battono per ottenere
la concessione di 144 ettari di terra, oggi proprietà di una famiglia locale. In loro
sostegno, lo scorso 5 dicembre alla presenza di 2000 persone tra studenti, religiosi
e membri del clero, il cardinale Rosales ha celebrato la Santa Messa all’Università
di Manila. Rivolgendosi ai braccianti di Sumilao presenti al rito il porporato ha
detto “Siete voi, i poveri, a stabilire i criteri mediante i quali il Signore giudicherà
i ricchi” ed ha aggiunto “il modo in cui trattiamo i poveri stabilirà se se saremo
salvati o meno dal Signore”. Al termine della celebrazione eucaristica il cardinale
Gaudencio Rosales ha letto alcuni passaggi della lettera da lui inviata al presidente
del Paese Gloria Macapagal-Arroyo. Nel testo il porporato chiede al capo dello Stato
di soddisfare le richieste dei coltivatori. (C.D.L.)