I medici europei riconoscono i rischi della pillola abortiva RU 486
L’Associazione dei medici europei (European Medical Association - EMA) ha aderito
al documento che denuncia la pericolosità del metodo farmacologico per l’interruzione
di gravidanza. I rischi associati alla pillola abortiva RU486 – riferisce l’agenzia
Zenit - emergono da uno studio a cura della Società Medico Scientifica Interdisciplinare
Promed Galileo, presentato la settimana scorsa a Roma, presso la Camera dei Deputati.
La ricerca dimostra che “l’interruzione di gravidanza farmacologica si caratterizza
per un profilo di sicurezza inferiore rispetto al metodo chirurgico”, che risulta
meno tollerabile e non facilita il controllo delle possibili complicanze. Il documento
riporta inoltre che “il tasso di mortalità associato all’aborto con la Ru486 è a parità
di età gestazionale dieci volte maggiore rispetto al metodo chirurgico” e che in alcuni
casi “eventi avversi associati all’impiego dell’aborto medico” si sono verificati
“a distanza di tempo dalla procedura”. L’adesione dei medici europei al documento
elaborato dalla Promed Galileo si aggiunge a quella di altre associazioni e organismi
tra cui l’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), il Forum delle Associazioni
Sanitarie Cattoliche e la Società Italiana per la Bioetica e Comitati Etici. (C.D.L.)