Nel pomeriggio, il tradizionale omaggio del Papa alla statua dell'Immacolata in Piazza
di Spagna. Il pensiero spirituale del cardinale Angelo Comastri
"Un segno di sicura speranza e consolazione" sulla via dell'Avvento. E' questo il
significato della festa dell'Immacolata, posto in risalto dal Papa all'Angelus di
stamattina. Ma cosa dice oggi, alla Chiesa e al mondo, una delle solennità mariane
più importanti dell'anno liturgico? Giovanni Peduto lo ha chiesto al cardinale
Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano:
R. -
La strada che conduce a Betlemme e che noi ripercorriamo ogni anno nell’Avvento è
una strada illuminata dall’Immacolata. Cosa significa Immacolata? Vorrei illuminare
questo dogma attraverso l’opera di Michelangelo, la Pietà. Entrando nella Basilica,
l’occhio cade - direi spontaneamente - su questo gruppo marmoreo, straordinario e
famosissimo. Quando l’occhio cade sul volto di Maria, si ha una sorpresa: Maria è
raffigurata molto giovane, quasi adolescente. Eppure, quando Maria prese tra le sue
braccia, anzi raccolse tra le sue braccia, il corpo crocifisso del Figlio, sicuramente
non era più giovane. Perché allora Michelangelo l’ha raffigurata così giovane? Per
dirci che Maria era Immacolata e per dirci che la vecchiaia del mondo è il peccato.
Il peccato è la malattia dell’umanità; il peccato è l’infezione che demolisce la gioia
umana. Maria è esente da ogni peccato e, pertanto, Maria è la giovinezza dell’umanità.
Nel suo cuore non è entrata nessuna ombra di peccato. Per questo Maria è il sogno
di Dio e, in qualche modo, è anche il nostro sogno. Anche noi, attraverso un cammino
di purificazione, siamo chiamati ad accostarci a Maria e a ritrovare l’innocenza che
ci rende belli e ci rende felici.
D . - La Vergine
è stata preservata dal peccato, ma oggi il senso del peccato si sta perdendo ed è
sempre più sostituito dal senso di colpa, che può essere anche devastante e portare
alla disperazione …
R. - E’ vero, si sta perdendo
il senso del peccato. Quando si perde il senso del peccato vuol dire che si è perso
anche il senso di Dio. E senza Dio, cos’è la vita? Dio non ha mai bisogno di punire;
Dio non punisce nessuno, ma quando si rifiuta Dio la punizione è dentro il rifiuto
stesso di Dio, perché si perde il senso della vita. Mi limito soltanto ad alcune citazioni.
Jean-Paul Sartre, ateo, arriva a questa conclusione: “L’uomo è una passione inutile”;
ma una passione inutile, vale allora la pena di viverla? Richard Hoggins, uno scienziato
ateo, arriva a dire: “L’uomo è un atomo risibile, senza significato e senza senso”.
Ma si può vivere così la vita? Questa è già una punizione. Il peccato, e cioè il rifiuto
di Dio, si punisce cadendo nel non senso e, quindi, nella disperazione. La nostra
epoca è un’epoca disperata, proprio perché ha rifiutato Dio e Dio è la trave portante
della vita. Se si toglie la trave portante della vita, cade la vita stessa, ci cade
addosso la vita, che non ha più senso. Tutto il disprezzo della vita che c’è oggi,
l’incapacità di affrontare qualsiasi difficoltà, qualsiasi sacrificio e la reazione
violenta: tutto questo non è altro che la conseguenza e il frutto del rifiuto di Dio.
E’ frutto del peccato.
D. - Quest’anno, la festa
dell’Immacolata coincide con l’inizio delle celebrazioni del 150.mo anniversario delle
apparizioni della Madonna a Lourdes. Qual è il significato di queste apparizioni,
come anche di ogni altra apparizione della Madonna?
R.
- La Madonna è Madre ed è Madre della Chiesa e dell’umanità. E’ stata consacrata Madre
dell’umanità sulla Croce, quando Gesù ha detto a Maria, mentre aveva le mani inchiodate
al patibolo: “Donna, ecco tuo Figlio” e, quindi, così facendo le ha detto: “Fai da
Madre”. Maria, con la sua innocenza e con la sua umiltà, ha preso sul serio le parole
di Gesù - fai la Madre - e Maria fa la Madre. Le apparizioni sono la maternità attiva.
Maria interviene ed interviene quando vede i figli in difficoltà, quando vede soprattutto
i figli che dimenticano il Vangelo. E Maria lo ricorda, perché nelle apparizioni mariane,
Maria non dice nulla di nuovo. E’ come una mamma premurosa che prende il figlio, gli
mette davanti il Vangelo e gli sottolinea qualcosa che dimentica. A Lourdes, Maria
ci ha sottolineato: “E’ necessaria la preghiera se volete vivere, è necessaria la
penitenza se volte essere liberi. Avete bisogno di preghiera e di penitenza per ritrovare
la bellezza dell’innocenza e, quindi, la bellezza della vita”.
D.
- Il Papa, per l’occasione, ha concesso l’indulgenza plenaria. Ma noi cristiani siamo
coscienti di questi doni così importanti?
R. - Nella
misura in cui siamo credenti, si percepisce il valore di questi doni. Nella misura
in cui il nostro cuore è puro, allora il nostro sguardo vede la bellezza di questi
doni. L’indulgenza rappresenta un grande dono: è l’intercessione di tutta la Chiesa,
che viene messa a nostra disposizione. Quando c’è una briciola di fede, non si perdono
queste occasioni, non si perdono queste grazie. Noi dobbiamo ritornare alla fede per
capire anche la preziosità di una indulgenza.