In Cile, la Chiesa cattolica impegnata contro la droga
“È per amore di Gesù Cristo che siamo chiamati a realizzare un lavoro di prevenzione”,
ha detto mons. Cristián Contreras Villarroel, vescovo Ausiliare di Santiago, partecipando
al primo incontro tra il Consiglio nazionale per il Controllo degli Stupefacenti (CONACE)
e i rappresentanti del mondo cristiano. L’iniziativa si è svolta mercoledì scorso
ed ha avuto come obiettivo quello di potenziare il lavoro che la Chiesa cattolica
e le chiese cristiane svolgono nell’ambito della prevenzione del consumo di droghe,
in special modo tra i giovani. All’incontro – riferisce l’agenzia Fides - hanno partecipato
200 professionisti che operano nel settore, oltre ad esperti della Chiesa cattolica,
tra cui il servizio di Pastorale Nazionale su Alcool e Droghe che dipende dalla Conferenza
Episcopale del Cile e dalle chiese evangeliche. Con l’occasione, si è cercato di formulare
un decalogo di “buone pratiche” da adottare nel lavoro di controllo del consumo di
sostanze stupefacenti. La Chiesa cattolica già da tempo è impegnata nell’ambito della
prevenzione del consumo di droghe, soprattutto tra i giovani. Mons. Cristián Contreras
Villarroel, nel suo intervento dal titolo "Tornare a vivere dopo la droga", ha affermato
che per la Chiesa "la sofferenza prodotta dal consumo di droghe, più che un problema
individuale, è un fenomeno sociale che coinvolge persone concrete, e che corrisponde
a manifestazioni di ‘nuove povertà’ delle quali il Compendio della Dottrina Sociale
della Chiesa ci invita a farci carico". Sono tre le direzioni che la Chiesa cattolica
sta seguendo in tal senso: prevenzione, accompagnamento ed appoggio alle politiche
governative per affrontare questo fenomeno. "Nel campo della prevenzione - spiega
il vescovo – “insistiamo sull'educazione ai valori per le nuove generazioni, specialmente
al valore della vita e dell'amore, al valore della responsabilità individuale e della
dignità umana dei figli di Dio”. Per quanto riguarda l’accompagnamento, la Chiesa
sta al fianco del drogato, per aiutarlo a recuperare la sua dignità e a vincere questa
dipendenza. Nell'appoggio allo sradicamento del fenomeno, la Chiesa non smette di
denunciare la criminalità dei narcotrafficanti che commerciano con tante vite umane,
avendo come meta il lucro e la violenza nelle sue più basse espressioni". (A.L.)