Il metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Kirill, presidente del Dipartimento per
le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, che come abbiamo detto
è stato ricevuto stamani dal Papa, ieri, in occasione della festa di Santa Caterina
d’Alessandria, ha visitato l’omonima parrocchia ortodossa russa in Roma. In serata,
poi, il metropolita ha assistito al Concerto del Coro del Monastero di San Daniele
di Mosca, svoltosi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Folta
la rappresentanza cattolica, guidata dal cardinale Sergio Sebastiani. Nel suo saluto
ai presenti, Kirill ha sottolineato l’impegno ecumenico sia degli ortodossi che dei
cattolici. Il servizio di Giancarlo La Vella:
(canti ortodossi)
Una
serata all’insegna dell’incontro di due culture musicali, quella occidentale, con
un breve preludio di musiche per organo di Frescobaldi e Froeberger, eseguite da Osvaldo
Guidotti, e quella ortodossa russa, con i canti religiosi e popolari del Coro moscovita
di San Daniele. Un dialogo proficuo sulle note suggestive ed emozionanti, eseguite
con maestria e offerte al pubblico da un magistrale impasto di voci e timbriche del
tutto particolari. Un dialogo che, secondo il metropolita Kirill, deve estendersi
al campo ecumenico:
(parole del metropolita Kirill in russo)
“Cattolici
e ortodossi sentono di appartenere ad un’unica famiglia – ha detto Kirill – perché
condividono i medesimi valori cristiani. Per superare le divisioni – ha spiegato l’esponente
del Patriarcato di Mosca – la cosa più importante è che l’Oriente e l’Occidente inizino
a considerarsi non più estranei. Devono – ha sottolineato – sentirsi un’unica famiglia
e devono acquisire la coscienza che hanno bisogno l’uno dell’altro. Quello che avviene
in questa Basilica – ha concluso Kirill – è un piccolo mattone nella costruzione di
quel grande edificio che è la nostra unità”.
Argomenti, questi condivisi, tra
i presenti da mons. Renato Boccardo, segretario generale del Governatorato
dello Stato Città del Vaticano:
“Il metropolita ha ricordato che le divisioni
le fanno gli uomini e che invece lo spirito è più forte del male e della cattiveria
degli Uomini. Penso che anche questo concerto possa aiutare i credenti delle due Chiese
a conoscersi meglio e ad apprezzare le reciproche ricchezze”.