Da domani a Lisbona il vertice tra Unione Europea e Africa
Una nuova partnership strategica tra Unione Europea ed Africa. E’ questo l’obiettivo
che i 27 Stati dell’Unione Europea e i 54 Stati africani cercheranno di attuare nel
corso del vertice che si terrà a Lisbona, in Portogallo, domani e domenica. Nella
bozza della dichiarazione che verrà adottata dagli Stati partecipanti la preoccupazione
per le crisi in atto e l’impegno a collaborare nei settori dello sviluppo, del commercio
e della politica. Stefano Leszczynski ha chiesto a Irene Panozzo, giornalista
di Lettera 22 ed esperta di questioni africane, quali saranno i principali temi di
discussione: R.
- Si tratterà di temi molto vari, di interesse comune ai due continenti: dalla ricerca
della pace, la stabilità, ai temi economici, a quelli più politici, legati anche alla
governance e alla tutela dei diritti umani, come anche alla tutela ambientale e via
discorrendo. Particolare spazio sarà probabilmente dato a due temi particolarmente
rilevanti nelle relazioni attuali tra l’Unione Europea e l’Africa, ovvero il tema
dell’immigrazione e il tema degli accordi di partenariato economico.
D.
- Per quanto riguarda i temi economici e commerciali sembra di capire che c’è una
certa fretta nell’Unione Europea per recuperare il terreno perduto...
R.
- Sicuramente bisogna sottolineare una cosa. Il vertice che si apre sabato a Lisbona
è il secondo vertice euro-africano, il primo è stato fatto nel 2000. Sono passati
ben 7 anni, in cui naturalmente gli equilibri mondiali, globali, ma anche quelli interni
all’Africa, sono cambiati molto. In questi 7 anni, in effetti, la Cina si è scavata
un ruolo da protagonista, di fatto, in buona parte del continente africano. Per cui,
anche per la pressione che la presenza cinese in Africa pone sulle relazioni tra Europa
e Africa, c’era la necessità, nonostante alcune divergenze di ordine diplomatico,
di fare assolutamente, a tutti i costi, questo vertice a Lisbona.
D.
- Uno degli elementi economici che sembra attirare di più l’Europa, come del resto
gli altri soggetti internazionali, è quello dello sfruttamento delle risorse petrolifere...
R.
- L’Africa ha molto da guadagnare. Il problema poi rimane, naturalmente, quanto questa
ricchezza viene poi distribuita o invece rimane solo nelle mani delle élite e dei
governi. Negli ultimi anni sono stati molti i Paesi che hanno iniziato a produrre
e a esportare petrolio e molti altri stanno ancora facendo indagini, prospezioni,
ed è probabile che in un prossimo futuro diventino produttori di petrolio anch’essi.