Aperto il primo monastero di contemplative nell’Amazzonia brasiliana
Dalla metà di novembre l’Amazzonia brasiliana ha il primo monastero di contemplative.
L’ha benedetto l’arcivescovo della città, mons. Luiz Soares Vieira, che poi vi ha
introdotto sei monache clarisse cappuccine sacramentarie (una versione messicana delle
Monache clarisse cappuccine), insieme a una novizia e due postulanti. Erano presenti
il Ministro generale dei Cappuccini, padre Mauro Ihöri, e tutti i Ministri Provinciali
brasiliani dello stesso Ordine (nel Paese i cappuccini hanno 10 Province e due Vice
Province con 1.157 religiosi, tra cui 19 vescovi, distribuiti in 174 case), tanto
è considerata importante la presenza delle contemplative in uno Stato oggi più conosciuto
per il suo declino dovuto alla deforestazione che per le sue favolose ricchezze. Il
monastero è stato costruito a tempo di record con il contributo dei cappuccini umbri,
che lo hanno inserito nelle iniziative programmate per ricordare il primo centenario
della loro presenza nell’Alto Solimões (1808-2008), la zona più occidentale dell’Amazzonia
che si incunea tra la Colombia e il Perù, ieri fonte del caucciù che illuse il Brasile
col miraggio di un eldorado che non ci fu, oggi ultimo rifugio di nove tribù di indios
sparsi sulla ragnatela di fiumi più vasta del mondo. (A cura di padre Egidio Picucci)