2007-12-06 15:32:56

Ucraina: si attende il via libera del parlamento per la nomina a premier di Yulia Timoschenko


Sembra avere fine la crisi politica in Ucraina. Il presidente, Viktor Yushenko, ha nominato Yulia Tymoshenko, una dei leader della rivoluzione arancione, alla guida del prossimo governo. Ora spetterà all’assemblea parlamentare il compito di confermare con il voto la proposta del capo dello Stato. In caso di ratifica come sarà l’assetto politico dell’Ucraina nei rapporti con Mosca e con l’Unione Europea? Giancarlo la Vella lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vicedirettore di “Famiglia Cristiana”, esperto dell’area ex sovietica:RealAudioMP3
 
R. – Credo che il fronte veramente decisivo sia quello russo. Il ritardo con cui questa nomina è arrivata mi fa pensare che, proprio su questo tema, ci siano state trattative tra i diversi protagonisti. Non occorre dimenticare che la Timoshenko ha avuto un grosso successo personale ma non un’affermazione elettorale assoluta; il partito di Yanukovic, filorusso, ha infatti ottenuto più voti. Credo che proprio intorno ai rapporti con la Russia si siano svolte in questi mesi le trattative politiche in Ucraina anche perché proprio sui rapporti con Mosca, in realtà, era naufragato il progetto della rivoluzione arancione.
 
D. – Per quanto riguarda l’Unione Europea e l’Occidente in genere?

 
R. – L’Europa ha già i suoi problemi e gli allargamenti a tappe forzate l’hanno prostrata. Gli Stati Uniti sono lontani e non sono in grado di aiutare concretamente l’Ucraina nelle sue sfide politiche decisive; la NATO è vicina, ma certamente un eventuale adesione dell’Ucraina complicherebbe in modo esponenziale i rapporti con la Russia, che sono già complicati di per sé.

 
D. – Possiamo dire che l’Ucraina costituisce un po’ uno dei nodi dei futuri rapporti di Mosca con il mondo occidentale?

 
R. – Direi di sì. E’ inutile nascondere la realtà dei fatti e cioè che i Paesi, con rapporti commerciali intensissimi con la Russia, non possono essere retti sulla base di una politica anti-Cremlino. Lo abbiamo visto già in Polonia e a maggior ragione in Ucraina, perché è stata proprio l’intransigenza della Timoshenko e le ingerenze di Mosca a rendere impossibile il funzionamento del governo uscito dalla rivoluzione arancione. Adesso la Timoshenko ci riprova ed io credo che comunque il fallimento passato indurrà un po’ tutti a più miti consigli.

Georgia
A breve dovrebbero riprendere le trasmissioni della tv indipendente georgiana “Imedi” che era stata chiusa durante lo stato d’emergenza imposto e poi revocato dal presidente Saakashvili. Un provvedimento nato sull’onda delle proteste di piazza culminate, poi, con la convocazione di elezioni anticipate per il 5 gennaio.
 
Libano
Incertezza in Libano alla vigilia della convocazione del parlamento chiamato a scegliere il nuovo presidente del Paese. Si teme, però, un rinvio della seduta. Con ogni probabilità il successore di Lahoud sarà il comandante in capo dell’esercito Suleiman. Resta da sciogliere il nodo di Hezbollah che, pur dando il via libera al generale, ha posto alcune condizioni per la composizione del futuro governo che sono state rifiutate. Per tentare di trovare un compromesso, è in missione a Beirut il ministro degli Esteri francese Kouchner.

Medio Oriente
Tensione nel nord della Striscia di Gaza. Un palestinese è rimasto ucciso da fuoco israeliano. Secondo un portavoce militare, la vittima ed un altro suo compagno stavano deponendo una mina.

Kosovo
Secondo un rapporto dell’International Crisis Group, il Kosovo sarà indipendente nel maggio 2008 se gli Stati Uniti e i principali Paesi europei si impegneranno a sostenere la regione serba a maggioranza albanese. Intanto, Belgrado ha accusato la NATO e Washington di voler creare “uno Stato fantoccio” per curare i propri interessi militari nella provincia indipendentista.

Cina
Potrebbero essere oltre 90 le vittime di un’esplosione di gas avvenuta in una miniera dello Shanxi, in Cina. Si teme che 50 operai siano rimasti intrappolati mentre altri 46 sono morti. Si tratta dell’ennesimo incidente nelle miniere cinesi considerate le più pericolose al mondo: nei primi sette mesi del 2007 oltre 2 mila lavoratori sono rimasti uccisi per frane, esplosioni e allagamenti. Italia-incidente
Grave incidente anche in Italia. A Torino un incendio in un’acciaieria, scoppiato per cause ancora da accertare, ha provocato la morte di un operaio; altri sei sono in rianimazione, tre sono rimasti lievemente feriti. Per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, i sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato due ore di sciopero per venerdì 14 dicembre.

Italia-politica
Il Governo italiano ha posto la fiducia al Senato sul decreto sicurezza che disciplina, tra l’altro, le espulsioni degli immigrati. La decisione, annunciata questa mattina dal ministro per i rapporti col Parlamento Chiti, giunge in una fase di fortissime tensioni interne ai due schieramenti, tensioni che stanno frenando il confronto appena avviato sulle riforme. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3
 
Ieri il capo dello Stato Napolitano ha lanciato l’ennesimo forte appello al dialogo tra le forze politiche, a partire dal tema sicurezza, in queste ore all’esame del Senato. Tema che, afferma Napolitano, esige scelte condivise. Ma il clima che si respira è di acceso conflitto. Il governo ha posto la fiducia ed è stata dura la protesta dell’opposizione. Ma lo scontro passa anche all’interno degli schieramenti. Molti fattori stanno scuotendo gli equilibri politici faticosamente costruiti negli ultimi 15 anni. L’ultimo, la presa di posizione del presidente della Camera Bertinotti, che considera fallita l’esperienza del centrosinistra e di questo governo. Parole, quelle di Bertinotti, che hanno provocato critiche anche da parte della sinistra. Dura la reazione dell’esecutivo: ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Micheli ha detto che c’è un diffuso affievolimento del senso dello Stato. E oggi il premier Prodi osserva: siamo bravi a farci del male da soli, ma la legislatura va avanti. Controreplica del leader di Rifondazione Comunista Giordano: Prodi non è più il garante dell’Unione. Ma se la maggioranza è in forte difficoltà, l’opposizione non se la passa certo meglio. Polemiche aspre su una frase di Berlusconi riportata dalle agenzie: Casini è irrecuperabile, ha ucciso la casa delle libertà e l’UDC finirà a sinistra. Un’affermazione smentita dai collaboratori più stretti dell’ex premier, ma UDC, AN e Lega accusano Berlusconi di voler dividere gli alleati. Insomma, una fase del bipolarismo sembra chiudersi. Ma non se ne sta ancora aprendo una nuova fondata su riforme condivise. E sullo sfondo incombe il referendum sulla legge elettorale che potrebbe scompaginare ancora di più la situazione.

Ungheria
In Ungheria, il partito conservatore all’opposizione ha reso noto il raggiungimento delle 200 mila firme per indire tre referendum riguardanti l’abolizione del ticket negli ambulatori, negli ospedali e sull'abolizione della tassa scolastica nelle università. Le consultazioni si terranno probabilmente in primavera. Con questa mossa l’opposizione intende sfiduciare il governo e avere il via libera per un cambio di esecutivo.

Francia-pacco bomba
Ha provocato un morto e cinque feriti l'esplosione di un pacco bomba avvenuta oggi a Parigi. L'ordigno è saltato in aria all'interno di un edificio che ospita diversi studi legali tra cui quello incui lavorava il presidente Nicolas Sarkozy quando faceva l'avvocato. Per la polizia l'obiettivo dell'agguato non era lo studio del capo dell'Eliseo.

Francia disordini
Ancora tensione nelle banlieau francesi. Nella notte si sono verificati disordini alla periferia nord di Parigi. Un agente è rimasto ferito negli scontri che hanno visto opporsi la polizia e una cinquantina di persone non ancora identificate. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI no. 340
 
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