BRASILE Il vescovo di Barra è al decimo giorno di sciopero della fame contro la deviazione
del fiume San Francesco
BARRA, 6dic07 – Decimo giorno oggi di sciopero della fame per mons. Luiz Flavio Cappio,
il vescovo francescano di Barra nello stato brasiliano di Bahia. La protesta di mons.
Cappio è contro il progetto di deviazione del fiume São Francisco. “La deviazione
del fiume São Francisco - terzo corso d’acqua del Brasile, lungo 2.700 chilometri,
da cui, in cinque stati del nord-est brasiliano, dipende la sopravvivenza di 15 milioni
di persone – non creerà condizioni di accesso all’acqua per i contadini più bisognosi
del semi-arido, ma con il contributo del popolo brasiliano fornirà acqua alle grandi
imprese agricole del Nord-Est” ha scritto ‘Via Campesina’ in una lettera indirizzata
al segretario generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani, mons. Dimas
Lara Barbosa. Lo stesso presule si è recato presso il Supremo tribunale federale (Stf)
a Brasilia per chiedere più celerità nell’esame dei progetti correlati alla deviazione
ricordando che nell’area interessata dai lavori esistono diversi territori indigeni
che rischiano di esserne danneggiati. Migliaia di persone hanno intanto partecipato
a una marcia partita dalla cappella di São Francisco a Sobradinho, dove ‘dom’ Cappio’
conduce il proprio sciopero della fame, fino alle rive del fiume; sempre a Sobradinho,
dove martedì si è recata in visita a ‘dom’ Cappio anche una delegazione della Cnbb
regionale del Nordest 3, quattro donne legate alla chiesa ‘Fulhas de Maria’ si sono
unite al digiuno, mentre altre cinque persone in diverse località brasiliane lo faranno
questo fine-settimana. Oggi intanto è stato il ‘Grido degli Esclusi’ – il movimento
nazionale promosso dalle pastorali sociali della Conferenza Episcopale Brasiliana
(Cnbb) – a scendere in strada a San Paolo per esprimere la propria vicinanza a dom
Cappio. (Misna-MANCINI)