2007-12-06 20:07:18

BRASILE Il vescovo di Barra è al decimo giorno di sciopero della fame contro la deviazione del fiume San Francesco


BARRA, 6dic07 – Decimo giorno oggi di sciopero della fame per mons. Luiz Flavio Cappio, il vescovo francescano di Barra nello stato brasiliano di Bahia. La protesta di mons. Cappio è contro il progetto di deviazione del fiume São Francisco. “La deviazione del fiume São Francisco - terzo corso d’acqua del Brasile, lungo 2.700 chilometri, da cui, in cinque stati del nord-est brasiliano, dipende la sopravvivenza di 15 milioni di persone – non creerà condizioni di accesso all’acqua per i contadini più bisognosi del semi-arido, ma con il contributo del popolo brasiliano fornirà acqua alle grandi imprese agricole del Nord-Est” ha scritto ‘Via Campesina’ in una lettera indirizzata al segretario generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani, mons. Dimas Lara Barbosa. Lo stesso presule si è recato presso il Supremo tribunale federale (Stf) a Brasilia per chiedere più celerità nell’esame dei progetti correlati alla deviazione ricordando che nell’area interessata dai lavori esistono diversi territori indigeni che rischiano di esserne danneggiati. Migliaia di persone hanno intanto partecipato a una marcia partita dalla cappella di São Francisco a Sobradinho, dove ‘dom’ Cappio’ conduce il proprio sciopero della fame, fino alle rive del fiume; sempre a Sobradinho, dove martedì si è recata in visita a ‘dom’ Cappio anche una delegazione della Cnbb regionale del Nordest 3, quattro donne legate alla chiesa ‘Fulhas de Maria’ si sono unite al digiuno, mentre altre cinque persone in diverse località brasiliane lo faranno questo fine-settimana. Oggi intanto è stato il ‘Grido degli Esclusi’ – il movimento nazionale promosso dalle pastorali sociali della Conferenza Episcopale Brasiliana (Cnbb) – a scendere in strada a San Paolo per esprimere la propria vicinanza a dom Cappio.
(Misna-MANCINI)








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