2007-12-05 14:52:05

Libano: i vescovi maroniti contro il rinvio indefinito delle presidenziali


Il Consiglio episcopale della Chiesa cattolico-maronita libanese si è pronunciato oggi contro “le obiezioni e le precondizioni” che rischiano di far “rinviare indefinitamente” le elezioni del nuovo presidente della Repubblica. “Tutte le preoccupazioni” di ordine politico – si legge in un comunicato - “devono essere affrontate dopo l’elezione del presidente della Repubblica”, che in base al sistema politico del Libano deve essere un maronita. La presa di posizione dei vescovi maroniti giunge dopo che la maggioranza parlamentare antisiriana ha manifestato il proprio appoggio alla candidatura alla presidenza del comandante dell’esercito, il generale Michel Suleiman. La Costituzione libanese non prevede, però, l’accesso alle cariche elettive per gli alti funzionari di Stato. In Libano, intanto, resta difficilissima la situazione dei profughi iracheni: l’organizzazione Human Rights Watch denuncia, infatti, che le autorità del Paese dei cedri rifiutano di concedere uno status legale, anche solo temporaneo, ai profughi iracheni. Per loro – riferisce l’agenzia AsiaNews – sono due le alternative: la prigione o il rientro in Iraq. Nel documento presentato da Human Rights Watch, dal titolo “Marcire qui o morire laggiù”, si ribadisce anche che le autorità di Baghdad non sono pronte a gestire un flusso migratorio di ritorno. Tutti i profughi che si trovano nei Paesi mediorientali sono generalmente riconosciuti con lo status di rifugiati dall’Alto commissariato ONU per i rifugiati. Ma il Libano non aderisce alla Convenzione delle Nazioni Unite del 1951. Il risultato è che senza uno status legale, gli iracheni in Libano non possono trovare lavoro e quando lo trovano, sono sfruttati. Secondo dati dell’ONU, i profughi iracheni sono circa 4 milioni e in Libano almeno 40 mila. Nelle ultime settimane si è assistito, infine, a massicci rientri in Iraq soprattutto dalla Siria, incoraggiati da incentivi economici concessi dal governo iracheno. (A.L.)







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