Il Papa nomina il prof. Antonio Paolucci nuovo direttore dei Musei Vaticani
Un complesso di una ricchezza storico-artistica inestimabile, con 500 anni di storia
alle spalle e attualmente visitato, ogni anno, da più di tre milioni di persone. Sono
i Musei Vaticani, alla cui direzione Benedetto XVI ha nominato il prof. Antonio Paolucci,
che si è insediato ufficialmente oggi al posto del dott. Francesco Buranelli, nominato
dal Papa segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa
e ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia sacra. Il profilo del neo-direttore,
nel servizio di Alessandro De Carolis.
E’ un’autorità di lungo corso
nel campo della tutela dei patrimoni artistici e della loro divulgazione. Il prof.
Antonio Paolucci, originario di Rimini dov’è nato 68 anni fa, ha iniziato molto presto
- fra i tesori della sua città d’adozione, Firenze - ad affinare le competenze sulle
quali ha costruito una prestigiosa carriera. Laureato in Storia dell’Arte con Roberto
Longhi, uno dei più noti storici dell’arte italiani del Novecento, e specializzato
con Francesco Arcangeli, Paolucci entra nella carriera direttiva dei Beni Culturali
a 29 anni. Lavora come soprintendente a Venezia, poi a Verona, viene nominato direttore
dell'Opificio delle Pietre Dure. Più tardi è chiamato come soprintendente per il Polo
museale fiorentino e nominato direttore generale dei Beni Culturali per la Toscana.
A metà degli anni Novanta, è ministro per i Beni Culturali nel governo di Lamberto
Dini. Poi, dopo il drammatico terremoto che sconvolge l’Umbria e Assisi nel 1997,
il prof. Paolucci viene chiamato, nelle vesti di commissario governativo, a un incarico
di grande responsabilità: dirigere il cantiere che dovrà restituire all’originaria
bellezza gli affreschi della Basilica di S. Francesco devastati dal sisma. Dieci anni
di ricerche e lavori, 300 mila frammenti restaurati e ricollocati grazie al lavoro
di decine di esperti, per un totale di circa 60 mila ore lavorative.
Accanto
agli incarichi dirigenziali, il prof. Paolucci unisce un’intensa attività divulgativa:
pubblica monografie su figure immortali dell’arte italiana - come Piero della Francesca,
Michelangelo, Antoniazzo Romano, Luca Signorelli, Benvenuto Cellini - ma anche saggi
su riviste specialistiche e libri sulla storia del restauro e della tutela del patrimonio
artistico. Collabora con varie testate giornalistiche, tra le quali Il Sole 24 Ore,
La Nazione, Repubblica e Avvenire. Le sue conoscenze nel settore gli valgono gli incarichi,
a tutt’oggi ricoperti, di presidente del Comitato Scientifico per le mostre d'arte
nelle Scuderie del Quirinale e di vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni
culturali, nonché di consulente del sindaco per i musei civici di Firenze. Numerose
anche le onorificenze ricevute: è accademico dei Lincei, Cavaliere di Gran Croce della
Repubblica Italiana, Cavaliere della Legion d'Onore della Repubblica Francese, medaglia
d'oro dei benemeriti della cultura.