2007-12-04 15:18:37

Allarme della FAO: globalizzazione e cambiamenti climatici possono favorire la diffusione dell’influenza aviaria


“L’influenza aviaria potrebbe ancora causare un’epidemia a livello globale ed è quindi necessario tenere alta la guardia e mantenere le misure di controllo e sorveglianza, in particolare sugli animali”. Lo ha affermato il direttore generale della FAO, Jacques Diouf, nel suo intervento alla Conferenza Ministeriale Internazionale di Nuova Delhi sull’influenza aviaria. C’è il rischio - ha aggiunto - che, “favoriti dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico, gli agenti patogeni percorrano ampie distanze in un lasso di tempo relativamente breve”. “Il virus altamente patogeno H5N1 – ha spiegato Diouf - è ancora in circolazione in alcune regioni del mondo, e causa l'introduzione o re-introduzione della malattia in altri paesi. Permangono ampie zone con focolai epidemici, in particolare nei paesi in cui il virus è ormai endemico, con il rischio connesso di un'emergenza epidemica”. Secondo il direttore generale della FAO vi è ancora incertezza su quale ruolo abbiano i volatili selvatici. “Esiste un rischio concreto – ha detto - che possano emergere ceppi virali contro cui i vaccini attuali non forniscono protezione. Un sistema di salute animale efficiente, che disponga di servizi veterinari ben attrezzati e sia sostenuto da un impegno politico chiaro – ha concluso Diouf - è l'elemento chiave per la riuscita di una campagna di controllo”. (A.L.)







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