INDIA Per la pace religioni devono condividere la loro saggezza, afferma congresso
AMRITSAR, 3 dic ’07 - Per promuovere la pace in un mondo diviso e ferito le
religioni devono condividere la loro saggezza e testimoniare il perdono e la compassione.
È la comune convinzione espressa da 50 leader religiosi mondiali a un convegno interreligioso
ospitato nei giorni scorsi nella città indiana di Amritsar. Ad organizzarlo “l’Elijah
Interfaith Institute” di Gerusalemme, fondato nel 1996 da un gruppo di istituti teologici
cristiani, musulmani ed ebraici per promuovere il dialogo tra le fedi. Tra i partecipanti
il Dalai Lama che ha enfatizzato il “disperato bisogno” del mondo di oggi di amore,
perdono e armonia religiosa. Un concetto ripreso dal card. Telesphore Toppo, Presidente
della Conferenza episcopale indiana: “Il perdono e la compassione sono la premessa
indispensabile per la pace e la riconciliazione”, ha detto il porporato che ha esortato
i leader religiosi ad attivarsi in questo senso. “È facile lamentarsi che da soli
non si può fare molto e invece - per dirla con le parole del Vangelo di Matteo -
dobbiamo ‘fare risplendere la nostra luce davanti agli uomini, perché vedano le nostre
opere buone e rendano gloria al Padre che è nei cieli’”. “I cristiani – ha aggiunto
- vogliono condividere la loro saggezza, soprattutto contro l’ingiustizia e l’oppressione,
poiché, come diceva Giovanni Paolo II, non ci può essere pace senza giustizia e giustizia
senza perdono”. Il migliore esempio di perdono è Gesù “morto in Croce innocente”,
ha concluso il card. Toppo, ricordando che “chi professa di amare Dio, amerà coloro
che Dio ha creato a Sua immagine”. Quello di Amritsar è stato il terzo incontro
del Consiglio dei leader religiosi mondiali promosso dall’Istituto Elijah. I due precedenti
si sono svolti a Siviglia nel 2003 3 a Taiwan nel 2005. (Ucan – ZENGARINI)