Celebrazioni ad Ottawa per il 10.mo anniversario della firma del Trattato per la
messa al bando delle mine anti-persona
Sarà festeggiato oggi a Ottawa in forma solenne il 10° anniversario della firma del
Trattato per la messa al bando delle mine anti-persona, noto anche con il nome della
città canadese che il 3 dicembre del 1997 ospitò i delegati dei 122 Stati che per
primi aderirono. Da allora le adesioni sono passate a 156 e dei 39 che ancora non
hanno firmato soltanto due stati (Russia e Myanmar) hanno continuato ad utilizzare
le mine a scopo bellico; a non aver aderito sono, tra gli altri, Stati Uniti, Cina,
India e Pakistan. “La prossima sfida - ha detto alla Misna Simona Beltrami, la portavoce
della Campagna che nel 1997 ottenne anche il riconoscimento del Premio Nobel per la
pace – è quella di assicurare una sempre maggiore assistenza alle vittime di ordigni
indiscriminati che colpiscono soprattutto i civili. Nel mondo ci sono attualmente
473.000 persone che, sopravvissute allo scoppio di una mina, sono costrette a vivere
con disabilità fisiche e mentali in contesti molto spesso poveri, segnati dalla guerra
e privi di reti infrastrutturali adeguate”. In dieci anni, secondo i dati forniti
dal rapporto ogni anno pubblicato dalla Campagna, il numero dei paesi produttori di
mine è passato da 50 a 12; sono state complessivamente distrutte scorte di magazzino
pari a circa 418 milioni di mine; nel 2006 sono stati bonificati 456 chilometri quadrati
di terreni minati; il numero delle vittime nel 2006 si è ridotto del 16% rispetto
all’anno precedente; ci sono ancora 70 paesi e sette territori che hanno all’interno
dei loro confini aree minate da bonificare. (R.P.)