2007-12-02 12:15:17

Speranza e fede: al centro dell’Angelus del Papa nella Prima Domenica di Avvento


La connessione tra “speranza” e “fede” e il loro valore nella storia che “chiede di essere costantemente evangelizzata”: concetti al centro delle parole del Papa che all’Angelus riflette sul tempo propizio dell’Avvento e parla della sua seconda Enciclica. Il servizio di Fausta Speranza. RealAudioMP3


“La scienza contribuisce molto al bene dell’umanità, ma non è in grado di redimerla”. Lo afferma Benedetto XVI sottolineando il valore dell’amore e della speranza:

 
“L’uomo viene redento dall’amore, che rende buona e bella la vita personale e sociale. Per questo la grande speranza, quella piena e definitiva, è garantita da Dio, che in Gesù ci ha visitati e ci ha donato la vita, e in Lui tornerà alla fine dei tempi. E’ in Cristo che speriamo, è Lui che attendiamo!”
 
"Lo sviluppo della scienza moderna - spiega il Papa - ha confinato sempre più la fede e la speranza nella sfera privata e individuale, così che oggi appare in modo evidente, e talvolta drammatico, che l'uomo e il mondo hanno bisogno di Dio, del vero Dio, altrimenti restano privi di speranza". E il Papa chiama a chiedersi in cosa consista la speranza, per poi rispondere che “consiste in sostanza nella conoscenza di Dio”:

 
“…nella scoperta del suo cuore di Padre buono e misericordioso. Gesù, con la sua morte in Croce e la sua Risurrezione, ci ha rivelato il suo volto, il volto di un Dio talmente grande nell’amore da comunicarci una speranza incrollabile”
 
E dunque nella Prima Domenica di Avvento, il Papa ricorda che si tratta di “un tempo propizio per risvegliare in noi l’attesa di Gesù”, che – sottolinea - “venuto a Betlemme venti secoli or sono, viene in ogni momento nell’anima e nella comunità disposti a riceverlo”.

 
“Questa domenica è, dunque, un giorno quanto mai indicato per offrire alla Chiesa intera e a tutti gli uomini di buona volontà la mia seconda Enciclica, che ho voluto dedicare proprio al tema della speranza cristiana”.
 
La parola ‘speranza’ è strettamente connessa con la parola ‘fede’, spiega il Papa aggiungendo che “è un dono che cambia la vita di chi lo riceve”. A conclusione della preghiera mariana, i saluti. In varie lingue il Papa ripete il suo augurio di Buon Avvento, con un pensiero, in particolare, in inglese ai pellegrini da Brisbane in Australia; in slovacco ai fedeli greco-cattolici da Spis; in italiano ai fedeli provenienti da Milano, Cava dei Tirreni, Battipaglia e Angri.







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