2007-12-01 14:51:43

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa prima Domenica d’Avvento la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù, raccontando quanto avvenne ai tempi di Noè, esorta i discepoli a vegliare in attesa del suo ritorno glorioso:

“Anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3
 
Gesù svela ai suoi il segreto della sua seconda venuta. In questo modo Egli si rivela non solo come "Colui che è", ma anche, insieme, come "Colui che viene". Egli è sempre con noi ogni giorno fino alla fine del tempo ed Egli stesso è Colui che sempre viene e verrà, e la sua seconda venuta chiuderà il tempo aprendolo in modo definitivo all'eternità di Dio. Gesù però non rivela il momento preciso e questo suo tacere, commenta Ilario di Poitiers, è segno della "misericordia inestimabile della bontà divina". Per tre motivi: in primo luogo perché ci ha concesso un ampio tempo per il pentimento e, in secondo luogo, perché, non conoscendo il termine, non lo aspettassimo come pressati, ma nella libertà di chi ama. In terzo luogo, perché "l'ignoranza del giorno mantenga sveglia la preoccupazione, protesa all'attesa lasciata in sospeso". Gesù viene. Vigilare significa che ogni istante della sequenza del nostro tempo, non resta ripiegato e contento in se stesso, ma si apre e si spalanca affacciandosi all'incontro con Lui.







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