2007-11-30 14:11:51

Un'Enciclica illuminante e incoraggiante: così, i cardinali Vanhoye e Cottier alla presentazione della "Spe Salvi" in Sala Stampa vaticana


Dunque, sono stati i cardinali Georges Marie Martin Cottier, Pro-Teologo emerito della Casa Pontificia e Albert Vanhoye, professore emerito di Esegesi del Nuovo Testamento del Pontificio Istituto Biblico a presentare stamani in Sala Stampa vaticana l’Enciclica “Spe Salvi”. La presentazione è stata introdotta dal direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi che ha sottolineato come Benedetto XVI abbia iniziato a scrivere l’Enciclica dopo Pasqua. “Un’Enciclica scritta di getto”, ha detto, aggiungendo che, pur non essendo già in programma, “non è da escludere una terza Enciclica” incentrata sulla fede. Durante la conferenza stampa, sono state mostrate le immagini del Centro Televisivo Vaticano che ritraevano la firma della “Spe Salvi” da parte del Santo Padre. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


Un’Enciclica “illuminante, incoraggiante e stimolante”: così, il cardinale Albert Vanhoye ha definito la “Spe Salvi”. Un’Enciclica, ha subito evidenziato, nella quale “ritroviamo il Papa profondo teologo e nel contempo pastore attento alle necessità del suo gregge”. Il documento, ha spiegato il porporato, offre riflessioni approfondite sulla speranza e la fede cristiana, mentre non mancano pagine commoventi su grandi testimoni della speranza dal quale emerge “il dinamismo intenso dell’esperienza cristiana”. Nella “Spe Salvi”, ha aggiunto, il Papa mette l’accento sul bisogno di una speranza veramente valida, di una speranza con la “S” maiuscola:

 
“Effettivamente, la fede cristiana non consiste anzitutto nell’accettare un certo numero di verità astratte, ma consiste nel dare la propria adesione personale alla persona di Cristo, per essere da lui salvati e introdotti nella comunione divina. La vera speranza ci viene data nell’incontro personale con il Dio vivo e vero per mezzo di Cristo.”
 
L’Enciclica, ha detto ancora, mette a confronto “la vera fisionomia della speranza cristiana” che ha una relazione stretta non solo con la fede “ma anche con l’amore che viene da Dio e unisce a Dio e ai fratelli”. Ecco allora che la speranza cristiana non è individualistica, non è oziosa, “ma spinge ad agire”. E’ sempre anche “una speranza per gli altri”. Il cardinale Georges Cottier ha invece offerto una presentazione della “Spe Salvi” sotto l’aspetto filosofico. L’Enciclica, ha detto, mostra la “bellezza” e la “forza di liberazione” della speranza cristiana e fa capire perché questa speranza "è decisiva per la cultura e l’autentico umanesimo”. Il porporato ha rilevato che nella “Spe Salvi” viene ripreso un tema forte di questo Pontificato: il rapporto tra fede e ragione, specie di fronte alle sfide che il progresso pone oggi al cristiano:

 
"Certo la vittoria della ragione sull’irrazionale è anche uno scopo della fede cristiana. Grande dono di Dio all’uomo, la ragione non può dominare se è staccata da Dio o diventata cieca per Dio. Inoltre, la ragione nella sua ampiezza è più che la ragione del potere e del fare. Abbiamo visto che il progresso dovuto a quest’ultima richiede una regolazione etica. La ragione del potere e del fare deve dunque essere integrata 'mediante l'apertura alle forze salvifiche della fede, al discernimento tra bene e male'".
 
La “Spe Salvi”, ha concluso il cardinale Cottier, sarà una preziosa compagna “per vivere in pienezza la speranza”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, i relatori hanno affermato che pur non avendo un proposito esplicitamente ecumenico, un’Enciclica sulla Speranza potrà essere d’aiuto alla piena comunione dei cristiani. Il cardinale Cottier ha ribadito che la “grande Speranza” non nega il valore delle piccole speranze umane a meno che queste non si ripieghino in se stesse. Quindi, il cardinale Vanhoye, citando la “Spe Salvi”, ha ribadito che intento del Papa è, da una parte, meditare sulle radici della speranza e, dall’altra, far constatare anche ai non cristiani la sconfitta delle speranze politiche, come il marxismo, che pretendono di stabilire un mondo rinnovato senza Dio.







All the contents on this site are copyrighted ©.