Lettera dei vescovi coreani per l'Avvento: santificare famiglia e annunciare il Vangelo
Condividere i propri beni con il prossimo e santificare la famiglia, ma soprattutto
portare il Vangelo a chi non lo conosce, per essere parte integrante nella missione
della Chiesa universale. Sono questi i “compiti” assegnati dai vescovi coreani ai
loro fedeli, in occasione dell’inizio dell’Avvento. I presuli hanno infatti scritto
ognuno una lettera indirizzata a tutte le parrocchie delle loro diocesi, che verrà
letta domenica prossima, la prima di Avvento. Le indicazioni contenute nei vari testi
“devono divenire un percorso da seguire non soltanto in questo santo periodo, ma per
tutta la vita”. L’arcivescovo di Seoul, il card. Nicholas Cheong Jin-suk, riferisce
l'Agenzia AsiaNews, ha intitolato la sua lettera “Famiglia, base della vita”. Nel
testo, il porporato scrive: “Prima di tutto deve essere proclamato e riconosciuto
il nobile diritto ed il valore della famiglia, che è alla base del rispetto per gli
esseri umani. Questo è fondamentale, se si vuole creare uno sviluppo sociale equilibrato”.
Un risultato del genere, sottolinea, “si otterrà soltanto se riusciremo ad abolire
la cosiddetta ‘Legge per la salute di madre e figlio’ , (la normativa che prevede
il pieno accesso alle pratiche abortive), la pena di morte e la clonazione di embrioni
umani. Sono queste, oggi, le minacce alla nostra società”. L’arcivescovo di Kwangju,
mons. Andreas Choi Chang-mou, invita invece la sua comunità a “rinnovare la propria
immagine, in modo da poter manifestare in pieno il mistero della divina incarnazione
e portare avanti così il progetto divino per l’umanità”. Infine, un testo comune a
firma dell’intera Conferenza episcopale coreana afferma che “la cosa più importante
per i cattolici è avere cura dei propri vicini, perché la prima missione della Chiesa
è quella di servire. Dobbiamo tornare alla cura del nostro mondo, dobbiamo essere
missionari del Vangelo ed educare nella fede i nostri giovani, speranza per il mondo”.
(R.P.)