Auspicio di pacificazione dalla Chiesa in Myanmar: è giunto il momento di “dimostrare
buona volontà”
Vicinanza ai monaci buddisti, che si sono resi portavoce delle sofferenze della popolazione
del Myanmar, è stata espressa dall’arcivescovo di Yangon, mons. Charles Maung Bo,
e dal vescovo di Mawlamyne, mons. Rayond Saw Po Ray. I due presuli hanno evidenziato,
in interviste concesse all’agenzie AsiaNews, che la situazione dell’ex Birmania resta
difficile: "La gente – ha affermato il vescovo di Mawlamyne – spera in un miglioramento,
in un cambiamento, ma ha troppa paura per riuscire a parlare". "I soldati – ha aggiunto
– l’arcivescovo di Yangon – sono ovunque e controllano i monasteri". I presuli auspicano
poi un cambiamento che possa portare alla pacificazione del Paese. Per mons. Rayond
Saw Po Ray è giunto il momento di “dimostrare buona volontà”. "I desideri della gente
– ha spiegato mons. Charles Maung Bo - crescono e sono grandi come le loro difficoltà.
Questa volta – ha aggiunto – ci sentiamo più sostenuti dall’esterno”. “La preghiera
– ha concluso mons. Rayond Saw Po Ray – è l’unica cosa che possiamo offrire a chi
lotta”. (A.L.)