“La pace in Medio Oriente è possibile”. Così Bush al termine del vertice di Annapolis
“Quella tra israeliani e palestinesi è una pace possibile”. Parola del presidente
degli Stati Uniti George W. Bush, che al termine del primo round di negoziati, alla
Casa Bianca, tra il presidente dell’Anp, Abu Mazen ed il premier israeliano Olmert,
ha ribadito l’impegno di Washington nel processo di pace. Un risultato importante,
quello della diplomazia statunitense, che giunge a poche ore dalla fine della conferenza
di Annapolis. Ed è già stata fissata un’agenda dei prossimi appuntamenti: il 12 dicembre
negli Stati Uniti e successivamente due riunioni tecniche a Parigi. Sentiamo Elena
Molinari: SERVIZIO MOLINARI
Un
primo risultato concreto, dunque, da Annapolis è arrivato: palestinesi ed israeliani
hanno dato il via a negoziati bilaterali. A questo punto, però, il vero problema è
rappresentato da Hamas che ha fatto sapere di non riconoscere la validità dell’iniziativa
diplomatica statunitense. Questo elemento può frenare, di fatto, il processo di pace?
Ci risponde il collega Giorgio Bernardelli, esperto di questioni mediorientali: