Caritas, Medici Senza Frontiere e PIME impegnati in Bangladesh per portare aiuto alle
popolazioni colpite dal ciclone Sidr
La Caritas ha messo a punto un piano di circa 6.5 milioni di euro in favore della
popolazione colpita, in Bangladesh, dal ciclone Sidr. La principale emergenza resta
per tutti la mancanza di acqua potabile perché molte condutture sono state distrutte.
Il piano di aiuto prevede tre fasi: inizialmente verranno distribuiti aiuti alimentari
a 51 mila famiglie. Nella seconda fase verranno ricostruite o ristrutturate abitazioni.
L’ultima parte del progetto prevede un piano di prevenzione di futuri disastri, con
la costruzione di altri 50 rifugi anticiclone. Per sostenere gli interventi in corso,
in Bangladesh, si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C postale n.
347013. Nel Paese asiatico è fortemente impegnata anche l’organizzazione umanitaria
Medici Senza Frontiere, che sta portando assistenza in zone remote duramente colpite
dalle inondazioni. MSF sta inviando materiale per la potabilizzazione quali clorica
e pompe idriche per migliorare la qualità delle acque. L’organizzazione umanitaria
ha anche iniziato la distribuzione di kit igienici. Nel distretto di Pirojpur, l'organizzazione
medica sta inoltre supportando l’ospedale di Madbhuri, danneggiato dal ciclone. L’ospedale
è il centro di riferimento per oltre 500 mila persone. In questa area sono anche state
allestite quattro cliniche mobili. Tocca infine quota 50mila euro la campagna lanciata
lo scorso 19 novembre dal Pontifico Istituto Missioni Estere (PIME) per aiutare la
popolazione del Bangladesh devastata dalle alluvioni. PIME sta lavorando in alcuni
villaggi del sud, la zona interessata dal disastro, in coordinamento con i missionari
Saveriani di Khulna. (A.L.)