2007-11-27 14:53:08

I vescovi del Venezuela criticano la riforma costituzionale: "Limita i diritti umani"


Clima di tensione in Venezuela dove domenica prossima si vota per il referendum popolare sulle sessanta modifiche apportate alla carta costituzionale dal presidente Hugo Chavez. I vescovi, in un documento, hanno nuovamente ribadito che si tratta “di una riforma non necessaria, moralmente inaccettabile e controproducente per il Paese. Oltre a restringere – proseguono i presuli - molti diritti umani, civici, sociali e politici consacrati nell’attuale Costituzione, crea motivi per la discriminazione politica e introduce nuovi ambiti di scontro e polarizzazione fra i venezuelani”. “Tutti i cittadini – si legge nel documento - hanno il diritto di esprimere un’opinione sulla proposta di riforma e anche il diritto ad esprimerla democraticamente”; con questa premessa i presuli condannano gli attacchi contro chi non condivide la riforma e in particolare viene espresso biasimo per gli insulti rivolti contro il cardinale Jorge Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, contro altri vescovi e, in generale, contro numerose personalità della società civile. I vescovi chiamano infine tutti gli elettori a partecipare attivamente al referendum del 2 dicembre e “a esprimersi liberamente e responsabilmente col proprio voto”. “Ricordiamo al Consiglio nazionale elettorale - aggiungono testualmente - l'importante obbligo costituzionale, democratico ed etico che ha davanti a Dio e davanti alla patria, di assicurare la trasparenza della consultazione sia nella sua fase elettorale sia per quanto riguarda la consegna dei risultati. Esortiamo tutti i cattolici, tutti i cristiani nonché tutti gli uomini e donne di qualsiasi fede religiosa, a pregare intensamente l'Altissimo affinché tutti possano dare un proprio contributo alla pace”. (L.B. - B.C.)







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