SUDAN La gente del Sud Sudan vuole la pace, afferma l’arcivescovo di Giuba
KHARTOUM, 26 nov 07 – In un’intervista alla “Sudan Radio Service” l’arcivescovo
di Giuba mons. Paulino Lukudu Loro ha lanciato un forte appello alla pace “dono di
Dio all’umanità” ed al dialogo tra le fazioni politiche in nome delle genti del Sudan
meridionale. Nel bagno di folla che ha accolto nei giorni scorsi l’arrivo del Presidente
del GOSS (Government of Southern Sudan, ndr) Salva Kiir, il presule legge la volontà
popolare di continuare sulla rotta tracciata dal Naivasha Agreement, l’accordo di
pace che dal gennaio 2005 ha determinato l’autonomia del Sud Sudan da Khartoum, fissando
per il 2011 il referendum sulla secessione. L’auspicio del vescovo è che anche il
recente ritiro dalla coalizione che regge il governo federale da parte dell’SPLM (il
partito separatista del Sud il cui leader è lo stesso Kiir, ndr) sia da porre in relazione
con la volontà di verificare i progressi compiuti dalla firma dell’accordo. “Se così
non fosse - afferma il presule - “si andrebbe incontro ad una recrudescenza della
guerra civile, ma i popoli del Sudan non sarebbero disposti a seguirli.” L’accordo
del 2005 poneva fine a ventidue anni di guerra civile tra il potere centrale di Khartoum,
controllato dal National Congress Party, d’ispirazione islamica e l’SPLM o Sudan People’s
Liberation Army, braccio armato degli insorti del Sud, in prevalenza cristiani ed
animisti. (Sudan Catholic Radio Network - MILANI)