PAKISTAN Mons. Saldanha condanna giro di vite sull’informazione
ISLAMABAD, 26 nov 07 - Il presidente della Conferenza episcopale pakistana
e arcivescovo di Lahore Lawrence Saldanha si è unito alle proteste dei giornalisti
cristiani contro il clima di intimidazione che i media del Paese asiatico patiscono
da parte della giunta del Presidente Pervez Musharraf. La reazione ufficiale del presule,
che presiede anche il Centro nazionale per le comunicazioni sociali fa seguito alla
nuova ondata di arresti e censure che ha interessato gli operatori dell’informazione
dopo la contestata rielezione del leader pakistano. Un sito d’informazione basato
a Dubai, Geo, ha annunciato la chiusura delle pagine dedicate al Pakistan “a causa
delle violente pressioni di Musharraf” sul governo dell’emirato arabo. Di fronte al
montare del clima di tensione scaturito dalla decisione di proclamare lo stato di
emergenza, il Forum nazionale dei giornalisti (NJF) ha dichiarato di voler diffondere
una traduzione in urdu del decreto sull’ordine pubblico “in aperta violazione del
dettato costituzionale”così il segretario dell’organizzazione Qaiser Felix “per renderne
edotta la popolazione, cosi che possa comportarsi di conseguenza.” Le affermazioni
di Felix seguono a stretto giro le violenze perpetrate dalla polizia, che nel corso
di un recente sit in per la libertà di stampa a Lahore ha disperso i manifestanti
a manganellate. Lo stesso giorno, l’ex premier Benazir Bhutto ha espresso solidarietà
alle vittime del regime, essendo ella stessa scampata ad un attentato e ad un arresto. (Ucan
– MILANI)