Violenza in Iraq. Rientrano le truppe di molti Paesi presenti nell'area
Dodici vittime e oltre 40 feriti. E’ il bilancio di tre esplosioni avvenute a Bagdad.
Una violenza che non conosce tregua e che ha scoraggiato numerosi Paesi a restare
in Iraq. Ieri l’annuncio del ritiro di 5 mila soldati americani entro dicembre, il
2008 è la scadenza indicata dal neo-premier polacco Tusk ma anche la nuova leadership
australiana anticipa il prossimo rientro a casa dal Paese del Golfo dei militari di
Canberra. L’alleanza che nel 2003 portò alle operazioni militari in Iraq sembra dunque
sfaldarsi. Sulle ragioni di tali orientamenti, Giada Aquilino ha intervistato
il prof. Maurizio Simoncelli, esperto di geopolitica dell’Istituto di Ricerca
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