Oggi il Concistoro presieduto dal Papa per la creazione di 23 nuovi cardinali
23 nuovi cardinali entreranno oggi a far parte della cerchia dei collaboratori più
stretti del Papa. Stamani, nella Basilica di San Pietro, Benedetto XVI presiederà
il Concistoro Pubblico Ordinario per la creazione dei porporati. E ieri il Santo Padre
e i membri del Collegio cardinalizio si sono riuniti nell’Aula Nuova del Sinodo per
un incontro di preghiera e riflessione. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Dei nuovi
cardinali, 14 sono di provenienza europea, tra i quali sei italiani; sei del continente
americano, due dell’Asia e due dell’Africa. Sale così a 38 il numero dei cardinali
creati da Benedetto XVI. Dopo il Concistoro di stamani il collegio cardinalizio sarà
composto di 201 porporati. 120 gli elettori di età non superiore agli 80 anni. Globalmente
ora i porporati sono espressione di ben 69 Paesi, segno dell’universalità della Chiesa.
Molte le istanze che ognuno di loro rappresenta. Il patriarca iracheno di Babilonia
dei Caldei, Emmanuel III Delly, che, ieri ha incontrato i giornalisti, ha detto: “La
dignità cardinalizia che riceverò dal Papa rappresenta un riconoscimento alla sofferenza
dell’Iraq ed onora tutti gli iracheni. Il Santo Padre – ha sottolineato Delly – ha
auspicato che questa nomina sia un segnale di riconciliazione tra tutte le etnie e
le realtà religiose in Iraq". Sulla difficile situazione dei cristiani iracheni, che
a migliaia hanno lasciato il Paese a causa delle continue violenze, il Patriarca ha
detto che si tratta di un'emergenza che riguarda tutti gli iracheni e non solo i cristiani.
Ieri la giornata di preghiera e riflessione, che ha preceduto la celebrazione odierna,
ha affrontato diverse questioni, tra cui l’impegno ecumenico comune dei cristiani
nel campo sociale e caritativo. Ancora, si è parlato della difesa dei valori morali
nelle trasformazioni delle società moderne. Si è poi ribadito l’impegno a proseguire
nella “purificazione della memoria” e di usare “forme di comunicazione attente a non
ferire la sensibilità degli altri cristiani”. Si è inoltre suggerito un approfondimento
delle possibilità degli sviluppi ecumenici. Non è mancato un confronto sui rapporti
con l’ebraismo e il dialogo interreligioso. Nel pomeriggio altri interventi sui medesimi
temi, in particolare i rapporti con l’Islam. Su alcuni punti particolari, ha preso
la parola il Santo Padre per un intervento riassuntivo conclusivo, in cui ha annunciato
la prossima pubblicazione della sua nuova enciclica dedicata alla speranza, in risposta
alle attese più profonde dei nostri contemporanei.