Il cardinale Carlo Caffarra inaugura il terzo anno dell’Università Europea di Roma
Il fine dell’azienda non può essere il mero profitto. Questo in sintesi il significato
della Lectio Magistralis svolta giovedì dal cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo
di Bologna, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno accademico 2007-2008
dell’Università Europea di Roma. Nel suo intervento dal titolo “La responsabilità
sociale dell’impresa: schizzo etico” - riporta l’agenzia Zenit - il porporato si è
detto convinto che “l’etica non deve entrare in azione dopo la produzione, quasi per
compensare i danni umani provocati, ma deve regolare la produzione stessa”. Secondo
questo nuovo approccio - continua il cardinale Caffarra - l’impresa etica è quella
capace di massimizzare il profitto perseguendo le vie della legalità e di ridistribuirlo
in parte agli interlocutori sociali. Un’attenzione alla dimensione etica dell’economia
che giustifica presso l’ateneo l’avvio di relazioni con il mondo dell’imprenditoria
e della pubblica amministrazione, nonché la pianificazione di finanziamenti e borse
studio in collaborazione con la Fondazione Universitaria Europea. “Il capitalismo
può avere anche un volto umano e ‘sociale’”, ha detto all’assemblea il professor Paride
De Masi, docente di Economia e Gestione aziendale. La fede, l’entusiasmo e la dedizione
disinteressata - ha aggiunto - danno energia nuova all’impresa. “Essere uomini virtuosi
- ha concluso il cardinale Caffarra - è necessario anche per essere buoni imprenditori”.
(C.D.L.)