2007-11-24 11:08:55

Dal giugno 2008 al giugno 2009 la Chiesa celebrerà l'Anno Paolino, nel bimillenario della nascita di San Paolo. Il cardinale Montezemolo ha presentato l'evento al Papa e ai cardinali


Non si sa con certezza la data della sua nascita, ma gli esperti sono concordi nel ritenere che essa sia avvenuta tra il 5 e il 10 dopo Cristo. E’ dunque su questa base che, dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, la Chiesa universale celebrerà il bimillenario della nascita di San Paolo. Ieri pomeriggio, durante l’incontro dei cardinali con Benedetto XVI nell’Aula Nuova del Sinodo, è stato l’arciprete della Basilica romana di San Paolo fuori le Mura, il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, a illustrare gli eventi che accompagneranno l’Anno Paolino. Alessandro De Carolis l’ha intervistato:RealAudioMP3
 
R. - Il Papa ha indicato due aspetti fondamentali per questo Anno Paolino. Anzitutto, quello di far conoscere di più San Paolo, che è uno dei più grandi e forti presentatori e commentatori della dottrina della Redenzione, della figura di Cristo, e che è invece un Santo non abbastanza conosciuto in tutto il suo insegnamento, anche dagli stessi cattolici. In occasione, quindi, del bimillenario della sua nascita approfittiamo di questo anno per dedicarlo, con particolare attenzione, alla sua figura, alla sua azione, ai suoi viaggi e a quell’immensa ricchezza di dottrina che è contenuta nelle lettere e nelle epistole.

 
D. - Qual è, eminenza, le seconda dimensione indicata da Benedetto XVI?

 
R. - E’ la dimensione ecumenica, sulla quale il Papa ha insistito molto. Approfittiamo quindi anche per parlare - come se ne parla qui, in questo Concistoro - di tutti gli aspetti ecumenici per tendere, con una vigoria nuova e con una generosità nuova, all’unità. Tra l'altro, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura - nella quale abbiamo costituito una specie di centro per tutte le attività di questo Anno Paolino - stiamo istituendo anche, è in via di allestimento, una cappella ecumenica, in modo che anche in una delle quattro Basiliche papali romane ci sia una cappella disponibile per i fratelli cristiani separati, affinché anche loro possano celebrare le loro liturgie e le loro preghiere vicino alla Tomba di Paolo. Questo ci permetterà anche di dar luogo a qualche tipo di preghiera - anche se non eucaristica, poiché l’Eucaristia si celebrerà quando saremo giunti all’unita - vissuta insieme, fra noi cattolici ed altre comunità, in un riconoscimento di validità del Battesimo.

 
D. - Ci saranno, quindi, celebrazioni ecumeniche di tipo interconfessionale...

 
R. - Stiamo pensando di celebrare una volta alla settimana i Primi Vespri del pomeriggio in senso ecumenico, invitando le comunità disponibili, cristiane e non cattoliche: stiamo raccogliendo proprio adesso i contatti per questa liturgia di preghiera comune.

 
D. - Sono allo studio per i fedeli che giungeranno in Basilica degli "itinerari paolini". Di che cosa si tratta?

 
R. - Stiamo pensando di individuare a Roma un certo numero di luoghi che possano essere o per tradizioni o semplicemente per culto dedicati a San Paolo e che ci permettano, quindi, di costituire degli itinerari, in modo che i pellegrini che lo vorranno, potranno compiere un pellegrinaggio nei luoghi paolini a Roma. Non ne abbiamo ancora determinato tutti i dettagli, ma è allo studio. Ci sarà poi tutta una organizzazione per accogliere questi pellegrinaggi, che potranno giungere da tutte le parti del mondo, anche prenotandosi. Affinché tutti possano prenotarsi in tempo, abbiamo da pochi giorni aperto un sito web (www.annopaolino.org), dove da tutto il mondo sarà possibile collegarsi per avere notizie, per prenotare, per avere immediate risposte sulle possibilità di celebrazioni nella Basilica di San Paolo.

 
D. - L’Anno Paolino, eminenza, nasce da una sua intuizione presentata al Papa: con quale cuore lei personalmente si avvicina a questo evento?

 
R. - Con un cuore di grande generosità ed impegno. E’ stata una idea che ho avuto più di due anni fa e della quale ho parlato al Santo Padre, che la ha accettata con grande entusiasmo, invogliandoci ad andare avanti, a studiarla e a presentare dei programmi. Noi ci siamo dedicati con immenso entusiasmo, cercando di fare e di realizzare tutto quello che possiamo, anche se con mezzi molto limitati. Le idee, comunque, non ci mancano.







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