Appello della COMECE all’UE per il sostegno dei rifugiati iracheni
Gli Stati membri dell'Unione Europea si accordino nel più breve tempo possibile per
farsi carico dei rifugiati irakeni nei prossimi due anni: è l’appello lanciato ieri
a Bruxelles dai 24 vescovi della COMECE, la Commissione degli episcopati della Comunità
europea, al termine della loro Assemblea plenaria. I presuli – riferisce l’agenzia
SIR - hanno voluto così alzare il livello di attenzione sulla “situazione disperata
dei rifugiati d’Iraq, in particolare i cristiani, che sono qualificati come ‘estremamente
vulnerabili’ dall’Alto Commissariato ONU per i rifugiati”. La COMECE ha quindi chiesto
all’UE di “facilitare soprattutto l’assistenza dei bambini rifugiati malati di questa
regione perché siano curati in ospedali in Europa”. E “una più efficace azione comunitaria”
è stata richiesta per le altre due realtà critiche di Africa e Kosovo. Nel prendere
poi nota della presentazione delle nuove iniziative che l’Unione Europea intende realizzare
a sostegno della propria azione esterna, tra le quali l’istituzione della figura dell’Alto
rappresentante per la politica estera, i vescovi della COMECE hanno auspicato “contatti
sistematici”. Hanno infine manifestato il desiderio che venga creata “un’unità di
consulenza con l’incarico di evidenziare, quando necessario, la dimensione religiosa
delle questioni internazionali”. (R.M.)