Si svolge domani in Italia la Giornata nazionale della colletta alimentare
Un gesto di carità cristiana semplice e concreto. E’ quello che domani si potrà compiere
in Italia partecipando alla XI Giornata nazionale della colletta alimentare, organizzata
dalla Fondazione Banco Alimentare. In 6.800 supermercati del Paese, oltre 100mila
volontari inviteranno a donare cibi non deperibili, che verranno distribuiti a più
di un milione di poveri ed emarginati. “Un piccolo aiuto che ha la forza di trasformarsi
in grande atto d’amore” afferma mons. Mauro Inzoli, presidente della Fondazione
Banco Alimentare, intervistato da Federico Piana:
R. –
Io credo che partecipare ad un gesto di carità cristiana, così semplice, concreto
ed accessibile a tutti, come è appunto la colletta svela davvero la legge della vita
che è amare e che è dono di sé. Penso anche che più uno vive e realizza concretamente
questo amore, quindi più dà se stesso e fa un gesto di carità semplice e più vede
che diventa uomo. Il suo desiderio allora cresce, il suo desiderio di condividere
diventa più profondo e magari diventa anche la strada di un’amicizia. Io vorrei invitare
tutti, domani, ad andare al supermercato e a comprare magari prodotti per l’infanzia
(come omogeneizzati) oppure pelati, carne in scatola ed olio, che sono tutti elementi
che noi più difficilmente recuperiamo durante l’anno per poter integrare la spesa
dei più poveri del nostro Paese. Fare un gesto di carità vuol dire realizzare se stessi.
D. – Dove vanno questi aiuti?
R.
– Questa domanda potrebbe davvero essere l’inizio di qualcosa di interessante, perché
potrebbe coinvolgere la persona che desidera veramente sapere dove vanno questi alimenti:
è un'esperienza che dalla colletta diventa poi una storia di rapporti di amicizia
e di solidarietà. Le associazioni distribuiscono sul territorio, capillarmente e a
tutti gli italiani, questi prodotti alimentari e in modo particolare alle famiglie
bisognose, comunità di accoglienza, mense per i poveri, guardando all’uomo con una
simpatia totale, soprattutto nel momento della più profonda necessità.