2007-11-23 14:30:53

Mons. Parolin: la Santa Sede negli organismi internazionali, un baluardo per la dignità dell'uomo e contro il relativismo


Un’“autorità morale sovrana, indipendente dagli Stati”, che difende in un consesso politico, ciò da cui ogni politica dobrebbe dipendere la “dignità umana”. E’ questo il fine ultimo della presenza della Santa Sede all’interno dei vari organismi internazionali ed è stato questo anche l’oggetto dell’intervento del sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Pietro Parolin, nel corso di una conferenza svoltasi di recente all’Ambasciata argentina presso la Santa Sede. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


Perché la Santa Sede vuole porsi come interlocutrice indipendente dagli Stati ed esprimere un giudizio autorevole sui problemi che riguardano la vita stessa dei vari Paesi? E’ la domanda di partenza del discorso di mons. Parolin alla conferenza nell’ambasciata argentina presso la Santa Sede, che aveva anche uno scopo celebrativo: quello di ricordare il 150.mo anniversario delle missioni di Juan Bautista Alderti, rappresentante della nazione argentina, e di monsignor Marino Marini, delegato apostolico di Pio IX, in quello che fu il primo tentativo di allacciare relazioni diplomatiche tra Argentina e Santa Sede.

 
Nello spiegare il ruolo giocato dalla Santa Sede all’interno degli organismi sovranazionali come l’ONU, mons. Parolin ha affermato che la Santa Sede “ritiene di rappresentare una dimensione dell'uomo che, pur determinante nella vita dei popoli, non cade pienamente sotto la giurisdizione degli Stati e non si esaurisce in essa”, ovvero la dignità dell'uomo, che - ha ribadito – “è anteriore all'esistenza dello Stato ed il suo rispetto è la norma fondamentale di ogni ordinamento giuridico, sia nazionale che internazionale”, per via della sua “dimensione trascendente”. Da questo primato della persona - ha proseguito il sottosegretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, - dipende il maggiore o minore substrato etico sul quale si fondano le politiche delle nazioni. La ricerca della pace, i rapporti internazionali non possono prescindere da una reale tutela della dignità umana, poiché la storia dimostra - ha soggiunto - “la dimenticanza, il disprezzo o l'adesione parziale a questo principio sta all'origine dei conflitti, del degrado dell'ambiente e delle ingiustizie sociali ed economiche”.

 
Per ognuna di tali questioni, mons. Parolin ha ribadito la posizione vaticana, suffragata – ha ricordato – anche dai molti interventi del Papa, ed ha terminato con un appello in favore di chi è costretto ad abbandonare il proprio Paese di nascita per sperare in un futuro migliore. “La ‘fede’ nella dignità dell'uomo - ha concluso - esige che la spinosa questione delle migrazioni venga considerata ed affrontata nel contesto dei diritti umani, dei diritti della famiglia e dei diritti dei bambini”.







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