In corso a Roma il Congresso mondiale degli organismi ecclesiali operanti per la giustizia
e la pace
Le sfide attuali dello sviluppo umano alla luce della Dottrina sociale della Chiesa,
in discussione al II Congresso mondiale degli organismi ecclesiali operanti per la
giustizia e la pace, in corso all’hotel Ergife di Roma, da ieri sera fino a domani.
Il servizio di Paolo Scappucci:
Una palla
di fuoco che si sposta rapidamente e difficile da controllare: questa immagine ha
usato stamani, al II Congresso mondiale degli organismi ecclesiali operanti per la
giustizia e la pace in corso all’Ergife di Roma fino a domani, l’internazionalista
canadese Louis Sabourin, della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, per rappresentare
plasticamente l’attuale fenomeno della mondializzazione, con la sua esplosione di
flussi senza più frontiere, non solo di beni e servizi, ma anche di capitali, di
uomini, di informazioni, e di idee. A tale sfida, secondo Sabourin, deve dare risposta
una gouvernance globale in grado di gestire al meglio la crescente interdipendenza
di fattori che agiscono positivamente e negativamente sulla scena mondiale, non solo
i governi e le istituzioni internazionali, ma anche le imprese private e le organizzazioni
non governative. E ciò può avvenire attraverso una tela di reti, che facilitino un
coordinamento capace di far fronte a fenomeni così diversi come la soluzione dei conflitti
e delle crisi economiche, la lotta contro il terrorismo, la corruzione, l’AIDS, la
violenza, ma anche la promozione dei diritti umani, lo sviluppo economico, lo Stato
di diritto e la lotta alla povertà. In precedenza, il nuovo vescovo ausiliare di Milano
e preside della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, monsignor Franco Brambilla,
aveva parlato della crisi di identità dell’uomo d’oggi, non più pellegrino, ma nomade,
presente al tempo stesso dovunque e in nessun luogo e che deve trovare casa nelle
relazioni con gli altri e nella vocazione al suo destino trascendente. Dal canto suo,
il politologo indonesiano Suratman Kartasasmita aveva tratteggiato alcune linee per
rivitalizzare le istituzioni educative cattoliche di fronte alle sfide del pluralismo,
dei conflitti religiosi e della formazione multiculturale nella difficile situazione
di crescente disagio finanziario e di sfavorevoli politiche governative. Il II Congresso
mondiale di Giustizia e Pace prosegue nel pomeriggio con un’analisi dettagliata sul
tema dello sviluppo nei cinque continenti e, domani, con una discussione approfondita
sull’impegno pastorale della Chiesa per lo sviluppo integrale e solidale oggi.