2007-11-23 13:34:57

Il Papa e i cardinali riuniti per una giornata di riflessione sul dialogo ecumenico alla vigilia del Concistoro per la creazione, domani, di 23 nuovi porporati


Alla vigilia del Concistoro di domani per la creazione di 23 nuovi cardinali, oggi il Papa e i membri del Collegio cardinalizio sono riuniti all’Aula Nuova del Sinodo per un incontro di preghiera e riflessione. Al centro della giornata, un confronto sul dialogo ecumenico. Ad introdurre i lavori, dopo il saluto di Benedetto XVI, il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

 
La giornata di riflessione ha avuto inizio alle 9.30 con la recita dell’Ora Terza, quindi il Papa ha salutato i porporati presenti. Un comunicato della Sala Stampa informa che nella sua relazione il cardinale Walter Kasper ha tracciato a grandi linee il quadro attuale del dialogo e dei rapporti ecumenici, distinguendo tre ambiti principali: “Rapporti con le antiche Chiese orientali e le Chiese ortodosse, i rapporti con le Comunità ecclesiali nate dalla Riforma del XVI secolo e i rapporti con i movimenti carismatici e pentecostali sviluppatisi soprattutto nel secolo scorso”. Dopo la relazione del presidente del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani, sono intervenuti 17 cardinali. Diverse le questioni affrontate tra cui l’impegno ecumenico comune dei cristiani nel campo sociale e caritativo. Ancora, si è parlato della difesa dei valori morali nelle trasformazioni delle società moderne. Nell’incontro – prosegue la nota – si è ribadito l’impegno a proseguire nella “purificazione della memoria” e di usare “forme di comunicazione attente a non ferire la sensibilità degli altri cristiani”. Si è inoltre suggerito un approfondimento delle possibilità degli sviluppi ecumenici. In tale contesto, sono stati evocati eventi significativi come l’Assemblea ecumenica di Sibiu, l’incontro interreligioso di Napoli, il viaggio a Parigi del Patriarca di Mosca Alessio II e i grandi raduni ecumenici dei movimenti ecclesiali di Stoccarda. Non è mancato un confronto sui rapporti con l’ebraismo e il dialogo interreligioso.
 
Dopo la pausa per il pranzo, l’incontro riprenderà alle 17.00 con la celebrazione dei Vespri. Quindi, dopo un libero scambio di idee tra i cardinali sulla vita della Chiesa, il Papa concluderà la giornata con un discorso, in programma alle 19.00. Domani, dunque, alle 10.30 nella Basilica Vaticana, Benedetto XVI terrà il suo secondo Concistoro per la creazione di 23 nuovi cardinali, di cui 18 elettori. Proprio oggi, compiendo 80 anni, esce dal novero degli elettori, il cardinale decano Angelo Sodano. Sempre oggi compie 75 anni il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Domenica 25 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, alle 10.30 in Piazza San Pietro, il Papa presiederà la concelebrazione della Santa Messa con i nuovi cardinali ai quali consegnerà l'Anello cardinalizio. Con il Concistoro di domani, il numero complessivo dei cardinali sale a 201, dei quali 120 elettori, secondo il limite stabilito da Paolo VI. I porporati sono espressione di ben 69 Paesi, segno dell’universalità della Chiesa. L’Italia è il Paese maggiormente rappresentato nel Sacro Collegio con 21 cardinali, seguita dagli Stati Uniti con 14. Guardando ai continenti, sono 104 i porporati europei, 54 i cardinali delle Americhe, 21 gli asiatici, 18 gli africani e 4 i porporati provenienti dall’Oceania.
 E sull'incontro di stamani, ecco il commento del cardinale Walter Kasper, al microfono di Helene Destombes:RealAudioMP3


Tutti hanno parlato molto bene dell’ecumenismo; c'è stata un’accoglienza molto positiva perché l'ecumenismo non è un opzione: è un obbligo sacro, l’ecumenismo. E’ il mandato di Nostro Signore! Ci sono stati molte relazioni sulle situazioni locali dei diversi continenti, della Chiesa ... Nell’insieme è stata una discussione molto positiva e io sono molto contento. Il Papa ha ascoltato; all’inizio ha detto: non c’è dubbio che l’ecumenismo sia un nostro mandato. E alla fine, ha confermato le linee generali che io ho presentato.







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