2007-11-23 08:05:44

Il Pakistan sospeso dal Commonwealth


La Corte suprema del Pakistan, epurata dei giudici ostili, ha respinto l'ultimo ricorso dell'opposizione, aprendo così la strada al generale Pervez Musharraf per il secondo mandato presidenziale di cinque anni. Poco dopo il Commonwealth, che aveva chiesto la revoca dello stato di emergenza, ha deciso di sospendere Islamabad dall'organizzazione. E la reazione non si è fatta attendere: una nota del Ministero degli esteri pachistano ha definito la decisione “irragionevole ed ingiustificata”. Salvatore Sabatino ha chiesto a Pierantonio Lacqua, responsabile della sede Ansa di Londra, quali ricadute può avere, a livello internazionale, una mossa del genere. Ascoltiamo:00:01:28:51

R. – In concreto, non dovrebbe comportare nulla, perché il Pakistan è stato già sospeso dal Commonwealth dopo il colpo di Stato del generale Musharraf, nel ’99 e fino al 2004, ma questo non ha avuto nessuna ripercussione sostanziale sulla politica interna ed estera del Pakistan. Si tratta, soprattutto, di una misura simbolica.

D. – Non ci saranno ricadute concrete nemmeno dal punto di vista economico?

R. – Sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna, quando c’è stata la proclamazione dello stato di emergenza hanno decretato alcune sanzioni economiche, ma anche quelle sono state soprattutto simboliche. E questo perché il Pakistan è considerato un protagonista cruciale nella guerra al terrorismo; quindi, in queste gesticolazioni anche critiche di Londra e di Washington non sono volte, realmente, ad incidere in concreto e al punto tale da mettere in difficoltà Musharraf che è, appunto, un alleato indispensabile.

D. – Il governo di Islamabad, però, ha espresso – da parte sua – profondo rammarico per la decisione. Non si rischia in questo modo di creare una sorta di frattura con Londra?

R. – Si tratterà ora di vedere se veramente Musharraf, come promette, ristabilirà la democrazia in tempi brevi e se, veramente, si andrà alle elezioni di gennaio. A quel punto, il Commonwealth potrebbe – tra un anno - rendere atto che la situazione si è normalizzata e questo dovrebbe permettere al Pakistan di rientrare nei ranghi.







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