I vescovi del Regno Unito in cerca di una soluzione con il governo perché esoneri
le agenzie cattoliche dall’applicare la legge che permette l’adozione alle coppie
omosessuali
I vescovi dell’Inghilterra e del Galles hanno incoraggiato le agenzie d’adozione cattoliche
ad accettare i finanziamenti pubblici offerti dal governo Brown per il 2008, nonostante
permangano le obiezioni della Chiesa alla Equality Act, la nuova legge contro le discriminazioni
che permette le adozioni anche alle coppie omosessuali. L’Esecutivo si è detto disponibile
a concedere un finanziamento limitato di 20 mila sterline a ciascuna di queste agenzie,
in attesa di trovare una soluzione che permetta di evitare la loro chiusura alla fine
del 2008. Questo è infatti il termine ultimo fissato per l’adeguamento alla nuova
normativa, entrata in vigore lo scorso aprile nonostante la forte opposizione della
Chiesa che ha minacciato di cessare ogni attività nel settore. In una dichiarazione
diffusa nei giorni scorsi i vescovi britannici affermano di apprezzare il gesto di
apertura del governo e hanno chiesto alle agenzie cattoliche di approfittare di questo
periodo per trovare un modo per “conciliare i requisiti morali e dottrinali della
Chiesa con le nuove disposizioni”. Da parte loro, essi riaffermano “l’impegno della
Chiesa a fare il possibile per trovare una soluzione adeguata a questo complesso problema”.
Le agenzie cattoliche di adozione nel Regno Unito, una dozzina in tutto, provvedono
ogni anno a dare una famiglia a circa 250 bambini sui circa 4 mila da adottare. Stando
alle statistiche, nel Paese le adozioni sono diminuite del 13 per cento, nonostante
il governo di Londra puntasse ad una crescita del 50 per cento. (L.Z.)