La plenaria del Pontificio Consiglio Giustizia e pace nel 40.mo della "Populorum progressio"
Il duplice ammonimento rivolto da Giovanni Paolo II alla Chiesa a “prendere il largo
senza paura e con speranza” e da Benedetto XVI ad ogni cristiano a “farsi prossimo
dell’uomo del nostro tempo con la carità della verità” è stato ricordato dal cardinale
Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della
Pace ai membri, consultori e officiali del dicastero, riuniti oggi e domani in Vaticano
per la loro plenaria, nel 40° anniversario dell'enciclica di Paolo VI Populorum
Progressio, considerata la "magna charta" del dicastero stesso. Il servizio è
di Paolo Scappucci:
Di fronte
alla sfida della verità sull’uomo, a quelle del dialogo e della globalizzazione, il
porporato ha sottolineato l’attualità dello storico documento papale, specialmente
nella visione dello sviluppo integrale, nell’appello alla volontà di tutti gli uomini
affinché la tragica situazione di tanti popoli della fame venga affrontata e risolta,
nella segnalazione dell’urgenza di una mobilitazione corale della comunità internazionale.
Dalla visione delineata nella Populorum Progressio
dello sviluppo come vocazione di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, secondo il cardinale
Martino deriva per il Pontificio Consiglio il triplice compito di promuovere: un umanesimo
aperto verso l’Assoluto, giacché senza Dio l’umanità intera fatica a scoprire la sua
vocazione nell’essere un’unica famiglia, un pensiero nuovo sull’agire umano, che superi
la preminenza tecnica del fare sul ricevere e del produrre sull’accogliere, la fraternità
tra gli uomini, per liberare lo sviluppo da una riduttiva interpretazione materialistica
e ricondurlo alla sua autentica dimensione umana.
Dopo
aver ricordato la luminosa figura del suo predecessore alla guida di Giustizia e Pace,
il cardinale vietnamita Van Thuan, la cui Causa di beatificazione è stata già avviata
per iniziativa del dicastero, con l’approvazione e l’incoraggiamento del Santo Padre,
il cardinale Martino ha delineato le quattro fasi della presente plenaria: stamani,
una sintetica valutazione delle attività del Pontificio Consiglio sulla base dell’articolato
e preciso Rapporto stilato e illustrato dal segretario, il vescovo Giampaolo Crepaldi,
mentre nel pomeriggio, un fruttuoso scambio di idee sui problemi sociali del mondo
contemporaneo. Domattina, la relazione del cardinale honduregno, Oscar Rodriguez Maradiaga,
riguardante il Magistero sociale della Chiesa sullo sviluppo umano dalla Populorum
Progressio ad oggi, con comunicazioni di esperti sull’attualità dell’Enciclica
di Paolo VI in riferimento specialmente alla dimensione morale dello sviluppo, alla
povertà e globalizzazione, ai conflitti e disarmo, e alla promozione dei diritti
umani. Domani pomeriggio, infine, la presentazione e discussione dei progetti di lavoro
del dicastero, relativamente in particolare alla diffusione del Compendio della Dottrina
sociale della Chiesa, ai convegni, seminari di studio e pubblicazioni nel prossimo
futuro.