2007-11-20 14:54:11

Il ruolo della scuola cattolica nella società sottolineato dal cardinale Grocholewski durante la presentazione ai media di un documento vaticano sul tema


“Educare insieme nella scuola cattolica. Missione condivisa di persone consacrate e fedeli laici”. E’ il titolo del documento presentato stamane in Sala Stampa Vaticana dal cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Il testo - approvato dal Papa nel settembre scorso - è edito dalla Libreria editrice vaticana ed è disponibile in quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3


Vogliamo incoraggiare tutti i fedeli laici e i consacrati uniti nella missione educativa - ha detto il cardinale Zenon Grocholewski illustrando la ratio del documento - a rispondere con rinnovate competenze alle sfide della scuola, la cui rilevanza “traspare dal contesto di complessità sociale culturale e religiosa - si legge nel testo - in cui crescono in concreto le giovani generazioni”, e che “influenza significativamente il loro vissuto”. Ma quali sono i problemi emergenti? Questa l'analisi del porporato:

 
“Il contesto odierno della scuola è segnato da profondo disagio. Nel mondo scolastico, soprattutto occidentale, si percepisce anche una diffusa fatica da parte degli insegnanti, che si sentono demotivati e vedono spesso frustrato il loro compito educativo. Tra i segni molto preoccupanti, c’è anche quello dell’aumento della violenza nelle scuole e tra gli adolescenti, come pure la difficoltà delle famiglie - che, giova ricordare, sono le prime responsabili dell’educazione dei figli - ad essere parte attiva della comunità educativa scolastica. Si assiste inoltre ad una perdita di senso dell’educazione strettamente legata allo smarrimento dei valori, soprattutto di quelli che sostengono le scelte di vita, la famiglia, il lavoro, le scelte morali. In tal modo, l’educazione soffre anch’essa dei mali che affliggono le nostre società: il diffuso soggettivismo, il relativismo morale e il nichilismo”.
 
A fronte di ciò - ha sottolineato il porporato - “la tradizione pedagogica cattolica ribadisce con forza la centralità della persona”, puntando alla sua formazione integrale, sostenuta da valori umani, spirituali e religiosi.

 
Sono oggi più di un miliardo i ragazzi in età scolare con le loro famiglie, e 58 milioni sono i loro insegnanti. In questo universo educativo - ha documentato mons. Angelo Vincenzo Zani, sottosegretario del dicastero - operano 250 mila scuole cattoliche frequentate da 42 milioni di allievi, sotto la guida di circa 3 milioni e mezzo di educatori, mentre sono svariate migliaia i docenti cattolici, tra cui molti consacrati, che insegnano in numerose scuole di Stato:

 
“La scuola cattolica opera in tutte le aree geografiche, anche in quelle dove non c’è la libertà religiosa, o che sono socialmente ed economicamente più svantaggiate, con una stupefacente capacità di rispondere alle emergenze ed ai bisogni formativi nonostante talvolta vi siano grandi difficoltà”.
 
“La scuola cattolica - ha concluso la conferenza stampa il prof. Roberto Zappalà, preside dei Licei dell’Istituto Gonzaga di Milano - partecipa della missione della Chiesa e la Chiesa non è mai fine a se stessa”, per cui “la scuola cattolica esiste per il mondo intero”.







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