NEPAL Chiesa preoccupata dal rinvio del voto per la Costituente
KATHMANDU, 19 nov 07 – La decisione di rinviare le elezioni dell’Assemblea costituente
in Nepal, previste il 22 novembre, rischia di compromettere anche il processo di laicizzazione
dello Stato indù deciso un anno e mezzo fa. Lo ha detto il vescovo di Kathmandu Anthony
Sharma, parlando nei giorni scorsi a un gruppo di giornalisti dell’Ucip, l’Unione
internazionale della stampa cattolica. Il presule gesuita ha così espresso le forti
preoccupazioni della Chiesa in Nepal per il pericoloso clima di tensione e incertezza
in cui è nuovamente precipitato il Paese dopo il rinvio del voto, deciso lo scorso
ottobre dal governo ad interim del premier Girija Prasad Koirala a causa delle pressioni
dei maoisti che pretendono l’abolizione della monarchia prima del varo della nuova
Legge Fondamentale. La situazione di confusione che ne è derivata – ha detto mons.
Sharma - ha creato “caos e illegalità” e minaccia di rendere il Nepal ingovernabile,
deludendo le grandi aspettative aperte dal ripristino della democrazia dopo le proteste
popolari della primavera 2006. Secondo mons. Sharma, il rischio ora è che tutto venga
rimesso in discussione, compresa la modifica dello status del Regno da confessionale
a laico, decisa dal parlamento un anno e mezzo fa. Una modifica particolarmente attesa
dalla Chiesa cattolica, forte di poco più di 7mila fedeli su una popolazione di 28milioni
di abitanti in maggioranza indù, le cui attività era molto limitata dal vecchio ordinamento.
(Cns – ZENGARINI)