Nel nord Uganda, un gruppo di ribelli chiede perdono per un massacro del 2004
Una delegazione del sedicente Esercito di Resistenza del Signore (LRA) si è recata
a Barlonyio, nel nord Uganda, per chiedere perdono del massacro compiuto da miliziani
del gruppo ribelle nel febbraio del 2004: in appena tre ore furono uccise in un campo
profughi oltre 400 persone. Si tratta – sottolinea il quotidiano ‘Avvenire’ – “di
un gesto di pacificazione importante che giunge in un momento difficilissimo del negoziato
tra LRA e governo”. I negoziati sembrano, infatti, in una fase di stallo. Intanto,
diverse organizzazioni missionarie e umanitarie chiedono ai mezzi di informazioni
e ai politici di visitare non solo la capitale ma anche il nord del Paese per conoscere
la drammatica situazione dell’Uganda. Le organizzazioni, tra cui la Commissione Giustizia
e Pace della Conferenza degli Istituti Missionari in Italia (CIMI), le Missionarie
Comboniane, e la Comunità Papa Giovanni XXIII, hanno anche lanciato un accorato appello
in vista del vertice dei paesi del Commonwealth a Kampala dal 23 al 25 novembre. “La
pace – sostengono - ha bisogno di mille passi, anche fuori dalle capitali”. La guerra
civile, nello Stato africano, ha provocato oltre 100 mila morti, almeno 20 mila i
bimbi rapiti e ridotti in schiavitù. Sono infine più di un milione le persone costrette
a vivere nei campi profughi, in condizioni miserabili. (A.L.)